E’ crisi nera per i blues di Renis, che incassano un pesante 0-3 interno contro un non irresistibile Canosa, squadra sicuramente più esperta che capitalizza al meglio le occasioni da rete create. Una sconfitta, la sesta consecutiva, che evidenzia la totale involuzione del Manfredonia FC, che fa pure i conti con la sfortuna e scivola nei bassifondi della classifica, mantenendo però un +4 dalla zona playout.
Partono arrembanti i biancocelesti, che col ritrovato tridente d’attacco prova ad impensierire l’esperta difesa ospite, che però ben controlla soprattutto sugli esterni, che faticano ed entrare nel vivo del gioco. Il Canosa dà l’impressione di essere pericoloso in qualsiasi momento e lo diventa al 24’: Lops entra in area ma è spalle alla porta, Simone lo atterra ingenuamente e per il signor Doronzo di Barletta (arbitraggio pessimo) è rigore. Dal dischetto Loconte insacca, nonostante Ciuffreda intuisca l’angolo. Il gol subito surriscalda gli animi dei blues, che non ritrovano il bandolo della matassa favorendo il Canosa, guardingo e pronto a colpire in contropiede. Il Donia reagisce con De Filippo, gran conclusione del centrocampista fermata però dalla traversa, che strozza in gola l’urlo liberatorio e che, di fatto, chiuderà la prima frazione di gioco col vantaggio canosino.
La ripresa vede un Manfredonia arrembante ma poco concreto sotto porta, con Michele Lauriola che dopo 10’ ci prova dal limite trovando però attento Crisantemo sul suo palo. Il Canosa è lì, attende il momento giusto per colpire e lo trova al 18’: dal limite sinistro dell’area avanza liberamente Dattoli, che senza pressioni si inventa un tiro insidioso che beffa Ciuffreda sul secondo palo. Ancora rossoblu pericolosi poco dopo con Loconte, che da trenta metri cerca l’eurogol ma è attento Ciuffreda che devia sulla traversa la sfera, evitando il peggio.
Renis butta dentro Malavisi che diventa il protagonista del match, dialogando bene con i compagni ma sbagliando un paio di occasioni clamorose, entrambe ben servito da Trotta: al 22’ arriva a tu per tu col portiere in uscita, tirandogli addosso e poi sciupa dopo quattro minuti concludendo alle stelle una sorta di rigore in movimento. La reazione c’è ma non basta, perchè al 32’ il Canosa chiude definitivamente la contesa con il tiro di D’Ambrosio, servito in profondità da Caputo ma in chiara posizione di fuorigioco. Gol che archivia un match palesemente rovinato dalla pessima conduzione arbitrale del signor Doronzo.
Il tabellino || Manfredonia FC – Canosa 0-3
MANFREDONIA FOOTBALL CLUB: Ciuffreda, Sciannandrone (10’st Lorito), Santoro (34’st Gatta); Castigliego (34’st Spadaccino), Lauriola Ma., Paglione; Lauriola Mi., De Filippo (1’st Spagnuolo), Trotta, Simone, Ognissanti (10’st Malavisi). A disp. Valente, Vitulano, Petrozzi, Accarrino. All. Luigi Renis
CANOSA CALCIO 1949: Crisantemo, Valentino (1’st Dattoli), Cardinale; Abruzzese, Landolfi (27’st Angarano), Manasterliu; Manneh (21’st Lasalandra), Lops (21’st A. Di Nunno), Caputo, Loconte, D’Ambrosio (32’st Di Gennaro). A disp. Di Martino, Serlenga, Di Molfetta, C. Di Nunno. All. Gianluigi Trallo
ARBITRO: Giuseppe Doronzo di Barletta
MARCATORI: 24’pt rig. Loconte, 18’st Dattoli, 31’st D’Ambrosio
AMMONITI: Lauriola Ma., Paglione, Sciannandrone, Santoro, Ciuffreda, Spagnuolo (M); Valentino, Loconte (C)
NOTE: Cielo sereno, terreno in sintetico. Spettatori 150 circa. Angoli 3-3. Recupero: 3’pt, 5’st.