In frenata l’iter autorizzativo (giunto, inesorabilmente, alle battute finali) per la realizzazione dell’osteggiato mega deposito costiero di GPL, che la proponente Energas SpA (già Isosar) intende realizzare sulla riviera a sud di Manfredonia, con annesso gasdotto in parte sottomarino di collegamento con il porto “Altifondali”.
L’annullamento d’ufficio, in autotutela, della nota prot. n. 10288 del 4 dicembre 2018 (pubblicata di seguito), adottata dalla propria “Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio” per le province Bat e Foggia in violazione all’art. 3 della L.n.241/1990, decretato dal Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), non è il NO in tasca, ma è un risultato importante perché scaturito dalla considerazione attribuita al dossier presentato dal parlamentare sipontino Antonio Tasso, contenente anche l’esaustiva relazione elaborata dal Movimento 5Stelle di Manfredonia, con l’impegno dei due consiglieri comunali Gianni Fiore e Massimiliano Ritucci e del gruppo di tecnici ed esperti in materia di energia ed ambiente.
La documentazione forniva, tra l’altro, sia rilievi tecnici che di tutela del territorio dal punto di vista paesaggistico, ambientale e turistico, rinviando ad una serie di ulteriori approfondimenti in via di elaborazione, attinenti anche ad altri aspetti che giustificano l’opposizione pressoché totale al progetto industriale, quali, ad esempio, l’ubicazione in un’area in cui è rilevata la presenza di reperti archeologici riferiti ad antichissimi insediamenti.
Il Mibac ha rilevato che, ad una più attenta analisi, il provvedimento adottato dalla Soprintendenza il 4 dicembre 2018 (parere positivo nel merito della compatibilità paesaggistica delle opere proposte con contestuale formulazione delle prescrizioni) e presentato alla Conferenza di Servizi convocata al Mise il giorno successivo, “risulta essere caratterizzato da vizi nell’iter logico della sua formazione, consistenti, per un verso, nella contraddittorietà interna della motivazione adottata e, per altro verso, in una incompleta rappresentazione della realtà di fatto per come recepita in detto provvedimento (con riguardo al tracciato e all’ampiezza della strada di cantiere, in rapporto alla sua possibile interferenza con le aree vincolate)” ed ha richiesto a tal riguardo “puntuali integrazioni documentali di dettaglio esecutivo”.
“La barricata che stiamo erigendo contro l’insediamento di questo impianto di stoccaggio di gpl, addirittura il più grande d’Europa e per dimensioni sperimentale, è fatta di pareri tecnici e dati scientifici formulati da esperti nei vari campi trasversali alla questione. Come già dichiarato in altre occasioni, ora che la partita diventa politica, la pressione da parte nostra sarà incessante – dichiarano l’on. Tasso ed i consiglieri Fiore e Ritucci – perché siamo straconvinti dei pericoli e dei rischi derivanti dalla convivenza con questo mega deposito e delle ricadute negative per il territorio, che verrebbe toccato in una ferita ancora dolente per errate scelte politiche ed economiche, conseguenza di una industrializzazione rivelatasi più dannosa che benefica”.
Ufficio Stampa M5S Manfredonia
Ma questi hanno mai detto si a qualcosa? E non se ne venissero con la storiella del turismo….