Si torna a parlare di Treno-Tram a distanza di 10 anni dalla sua entrata nell’agenda politica regionale e locale. Se ne parla perché il Sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, nonché presidente dell’ASI di Foggia, ha ribadito che nessun finanziamento è stato revocato al contrario di quanto riportato da una testata foggiana. Il riferimento è ai fondi dell’importo di 50 milioni stanziati nel 2017 dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Infatti, il problema sostanziale è che il progetto costa più di quanto previsto e si sta discutendo del progetto in più sedi. Il Ministero dei Trasporti e la regione, mesi fa, vegliavano la soluzione di definanziare il progetto; ovviamente non prima di aver approfondito in materia di esigenze trasportistiche sul territorio. Ci si chiede, dunque, se si sia approfondita la materia. Del progetto, tuttavia, non si vedono carte ufficiali da po’, il che basta a demoralizzare una Capitanata che piange i collegamenti all’amministrazione regionale. Un progetto costoso, vero, ma innovativo e funzionale anche alla mobilità di un triangolo – quello di Foggia, Manfredonia e Lucera – che ha bisogno di collegamenti che agevolino il mercato del lavoro e incentivino il turismo. Bisognerà attendere la fine del braccio di ferro tra gli Enti e la capacità di reperire fondi per dare luce all’opportunità del treno-tram e il 2019 è l’anno in cui obbligazioni giuridicamente vincolanti per l’affidamento dei lavori, data la natura dei fondi, dovranno essere tassativamente assunte.
Antonio Raffaele La Forgia