“Io sono contro questo impianto, il M5S è contro questo impianto. Uno perché non si sono coinvolti i territori quando si è decisa questa cosa e quindi i cittadini vedono ancora una volta calare una decisione così importante per la loro sicurezza sul territorio, senza essere stati interpellati. E per seconda cosa perché lì ci sono degli impianti che potrebbero essere un pericoloper l’installazione dell’impianto stesso e per gli effetti che potrebbe avere. Per come la vedo io il Ministero non può fare questa cosa, non può avvallarla. Noi presenteremo una diffida al Ministero, che è una diffida che ha valore legale e che faremo valere in tutte le sedi giudiziarie italiane se il Ministero, la Regione e a livello nazionale si ostineranno a realizzare questo impianto.”
Queste le parole che il 6 novembre 2015 Luigi di Maio, attuale vicepresidente del consiglio, ministro dello sviluppo economico e del lavoro, nonché massimo rappresentante del M5S, usava in merito alla questione #NoEnergas.
Che fortuna! Proprio lui: proprio quel Di Maio, che a Novembre del 2015 dalla sua viva voce bocciava senza appello le ambizioni di Energas, oggi Ministro dello Sviluppo Economico, potrebbe finalmente mantenere fede alla parola data e liberare Manfredonia dall’incubo dell’ennesimo ecomostro. Il giorno è arrivato, 5 Dicembre 2018, conferenza dei servizi al Ministero dello Sviluppo Economico: si discute e si decide se autorizzare o meno il progetto energas.
Messa così, dopo la posizione presa da Comune e Regione, dopo il referendum cittadino del 13 novembre 2016… si potrebbero dormire sonni tranquilli. Ma non è affatto vero: energas continua ad intascare autorizzazioni, seppure con prescrizioni e riserve che non verranno mai applicate, e Di Maio… non è anche lo stesso Di Maio che ha voltato le spalle al movimento NoTAp, al movimento NoTav, ai cittadini che chiedevano di mettere fine all’incubo dell’Ilva!?
Prima di essere eletto e di compiere il pasticciaccio brutto con la Lega, il movimento ha fatto propaganda elettorale appoggiando con fervore le lotte contro la Tav in Val Susa e contro la Tap in Salento, per non parlare della giravolta totale che i grillini hanno compiuto sulla questione ILVA passando da proporsi come paladini dei cittadini a diventare paladini dell’acciaieria. Tutte cause in cui le popolazioni, come noi a Manfredonia, lottano per difendere le proprie risorse, i propri territori, il diritto di incidere sul proprio futuro. Tutte cause a cui questo “governo del cambiamento” ha voltato le spalle, confermando purtroppo una triste linea di continuità con i precedenti governi. Ci attende lo stesso trattamento? Non lo sappiamo, ma di certo non possiamo permettere che questo avvenga in silenzio: in questo momento il silenzio è il miglior alleato di Menale&Soci.
Per questo scenderemo in strada a ribadire il dissenso della nostra comunità e ad organizzare ostinatamente la resistenza contro l’ennesimo, devastante, sfruttamento ambientale. Per questo vi chiediamo di prendere parola con ogni mezzo per ribadire, ancora una volta, il nostro #NoEnegas di sempre e per dire che questa volta siamo noi a diffidare il ministro Di Maio dal tornare indietro sui suoi passi: nei palazzi romani devono capire bene che qui c’è una città determinata a non subire in silenzio. Condividi questo appello e #DiffidaDiMaio attraverso Fb, Twitter e instagram. Facciamoci sentire in piazza, per le strade, sui social… ovunque!
Alle vostre violenze risponderemo con lotta e resistenza! #NoEnergas #DiffidaDiMaio
MOVIMENTO CITTADINO #NoEnergas –COLLETIVO INAPNEA– CAONS Comitato Associazioni Operanti nel Sociale
44 gatti in fila per 6 col resto di 2 ……. manovrati dal PD locale che ha favorito l’insediamento dell’ISOSAR e poi ENERGAS che ha preso panettoni di ogni genere oggi viene a fare la morale a chi??? Vedremo questa Amministrazione come si giustifichera per l’ennesima peresa x il c…….o ai cittadini.