Il Nuovo Centro di Documentazione Storica di Manfredonia comunica che Sabato 24 novembre 2018 alle ore 18.00 presso l’Auditorium “C. Serricchio” di Palazzo Celestini avrà luogo la presentazione del libro “Lacrime di Primavera” di Tommaso Prencipe. Di seguito pubblichiamo una riflessione sul libro.
Lacrime di Primavera di Tommaso Prencipe
La Storia, quella che leggiamo sui libri scolastici o che ascoltiamo nelle tante trasmissioni televisive, privilegia eventi e fatti avvenuti in aree geografiche ritenute di grande interesse ed economicamente avanzate. Si tralascia, così, di portare a conoscenza quanto di altrettanto importante ci sia nelle piccole realtà locali, cioè in quelle che militano in aree provinciali scarsamente produttive.
La macrostoria ha sempre fatto da padrona. Ma oggi, accanto ad essa, si è sviluppata la tendenza che porta alla valorizzazione della microstoria, grazie al costante proliferare di ricercatori e studiosi locali, i quali, con competenza e metodo scientifico più affinati, hanno conquistato una ragguardevole fetta di attenzione diretta ad illustrare le peculiarità di un mondo sconosciuto, cioè quello che fino a qualche tempo fa è stato patrimonio nascosto negli strati polverosi degli scaffali d’archivio, essenzialmente di quelli comunali.
Il rilevante patrimonio di documenti giacente negli archivi comunali offre una messe di informazioni che, oltre a far conoscere le radici delle singole collettività, arricchiscono e completano la storia generale senza falsificarne la realtà.
Anche Manfredonia, tramite i suoi studiosi, sta mettendo in luce, in questi ultimi tempi, momenti particolarmente significativi della sua storia, grazie alle frequenti pubblicazioni di libri, opuscoli e saggi, editi da associazioni culturali.
Ci succhiano il sangue
Frutto di una inoppugnabile documentazione, non solo d’archivio, ma anche bibliografica, è il nuovo libro Lacrime di primavera di Tommaso Prencipe che ha approfondito altri aspetti del nostro territorio intessendo la storia di una piccola comunità agricola, quella della Montagna sipontina vissuta all’inizio del Novecento.
Il libro altro non è che una fotografia ad alta definizione delle condizioni subumane nelle quali le famiglie di detta comunità e di tante altre del contermine vivevano costrette a subire il peso della più squallida povertà, dovuta sia all’arroganza degli agrari, favoriti da una legislazione di parte, sia anche a motivi contingenti come la scarsa disponibilità di terreni, peraltro poco produttivi che spingeva la popolazione a guadagnarsi il sostentamento nelle assolate lande del Tavoliere come mietitori o addirittura come piantatori di patate nelle radure dell’allora inospitale Bosco Quarto.
Ci dobbiamo sradicare da questa terra ingrata
I tentativi di sradicarsi da una terra ingrata e di vincere i disagi e gli affanni quotidiani spingono alcuni a seguire la moda del tempo con il varcare l’oceano e raggiungere paesi dichiarati dispensatori di ricchezza, ma che si riveleranno ricchi di insidie tanto che la già precaria situazione si aggrava ancor di più cozzando con la nuova condizione di migrati contro i dettami di una speranza disillusa che li spinge ad un umiliante ritorno in Italia dove vengono arruolati tra i milioni di militi della Grande Guerra, chiamati a versare sangue per redimere le terre irredente.
Tra bagliori di cannonate e sibili di proiettili
Particolarmente interessante risulta il capitolo Tra bagliori di cannonate e sibili di proiettili in cui vengono descritte le operazioni di guerra sostenute anche dai nostri tanti concittadini, alcuni di essi già in avanti con gli anni, che hanno vissuto il disagio delle trincee e la disumanità della guerra dove ogni valore cristiano è calpestato in nome di idee false ed assurde, professate da una minoranza di individui e fortemente contestate dalla maggioranza della popolazione.
Il libro sarà presentato al pubblico il 24 novembre prossimo presso l’Auditorium di Palazzo Celestini, alle ore 17:30. Relatore il prof. Silvio Cavicchia. In tale occasione, per ricordare il centenario della Vittoria,alcuni componenti del Nuovo Centro di Documentazione Storica di Manfredonia presenteranno delle brevi relazioni che hanno come oggetto avvenimenti della Grande Guerra con specifico riferimento alla nostra città.
Silvio Cavicchia