Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha partecipato oggi a Foggia al convegno “L’esempio è l’impegno” in memoria di Giovanni Panunzio, simbolo nazionale della lotta al racket.
“Sono qui – ha detto a margine del convegno Emiliano – soprattutto per l’amicizia personale nei confronti della famiglia Panunzio, ma anche per il sostegno istituzionale di tutta la Puglia a questa famiglia martire della oppressione mafiosa nella città e nella provincia di Foggia. Si tratta di un evento drammatico, avvenuto in un momento storico nel quale l’isolamento degli imprenditori di questa città, in particolare degli imprenditori edili, era gravissimo e pesante. Ancora oggi la lotta è in corso: abbiamo segnali incoraggianti sia dal punto di vista investigativo che dal punto di vista della capacità degli imprenditori di reagire a fatti del genere, ma non possiamo assolutamente dire che ciò che produsse questo martirio oggi sia del tutto esaurito. Foggia è una città dove bisogna tenere altissima la sorveglianza sulle attività, sugli appalti, sui movimenti di denaro: su tutte quelle situazioni che potrebbero consentire alla criminalità organizzata di tornare a premere su singole imprese per inquinare l’aggiudicazione degli appalti pubblici o, peggio, per sottoporre ad estorsione i vincitori e coloro che stanno realizzando opere. La Procura della Repubblica, le Forze dell’ordine e la Prefettura stanno facendo in modo straordinario il loro dovere oggi e quindi noi stiamo anche celebrando l’impegno dello Stato nei confronti della criminalità organizzata”.
Sono intervenuti, tra gli altri: Raffaele Cannizzaro, prefetto e commissario nazionale per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, Franco Landella sindaco di Foggia e Dimitri Leroy presidente associazione “Giovanni Panunzio eguaglianza legalità diritti”.