Mercoledì 20 Novembre 2024

Leonardo Taronna lascia Forza Italia

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Durante i consigli comunali, il giovane (ormai “ex”) di Forza Italia si è sempre distinto per il registro verbale usato, la pacatezza e lo spessore dei contenuti dei suoi interventi. Un ragazzo con la testa sulle spalle, che proprio con la sua testa ha preso una decisione comunicata alla scorsa seduta di consiglio di martedì 30 ottobre. “Prima di iniziare con i lavori del Consiglio Comunale, devo necessariamente portare a compimento, un percorso di riflessione politica e personale che dura ormai da troppi mesi”, ha esordito prima di comunicare le sue intenzioni. Per Taronna – com’è sacrosanto che sia – politica locale e nazionale sono un intreccio indissolubile, motivo per il quale coerenza vuole che se le linee dettate dal partito non ti stanno bene, puoi pure uscirne fuori nei modi democratici consentiti. “il partito di cui faccio parte ha dimenticato di essere stato estromesso, con un colpo di mano straniera, dal governo del Paese che lo aveva democraticamente eletto”, dice. “(…)si è giunti all’assurdo di passare da “FORZA ITALIA” A “FORZA MERKEL”, aggiunge. Questa defiance gli è rimasta sul groppone, un’incoerenza storica che ha portato Forza Italia dalla voglia di cambiamento e rinnovamento istituzionale all’asse politico di mero interesse politico-strategico. “Chi mi conosce sa bene che sono stato tutto fuorché accomodante nei confronti dell’attuale Governo italiano e non posso certo dire di condividere pienamente la sua manovra finanziaria; al contempo, tuttavia, rinnego del tutto gli attacchi che gli sono stati mossi in nome dello spread e dell’Unione Europea. Io sono, e resto, un convinto europeista, ma prima ancora sono orgogliosamente italiano”.

Oggi è tempo di respirare aria nuova per il consigliere che, dopo aver salutato formalmente il Direttivo cittadino di FI non nascondendo i contrasti sotto al tappeto, è pronto ad una nuova fase. Ed è importante una certa parte del suo discorso che è aria fresca per la politica: “mai avrei agito tradendo i miei valori, mai avrei agito in discordanza con le mie idee, mai avrei taciuto laddove fosse stato necessario far sentire la mia voce”. Libertà, insomma, quel concetto che Silvio rese partito in combutta con Fini e non si trova più nelle pagine della politica, specie quella locale.

 

Antonio Raffaele La Forgia

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Commenti

  • si lo spessore del voltagabbana!

    Lello Di Bari 31/10/2018 20:09 Rispondi

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