Venerdì 22 Novembre 2024

Euroambiente e la sicurezza nel mondo del lavoro

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A trent’anni dalla nascita di Euroambiente, azienda leader in Italia nel campo della prevenzione dei rischi occupazionali, il suo fondatore dott. Michele Guerra, con immensa nostalgia, traccia un riassunto sulla qualità dei servizi offerti dalle aziende di consulenza presenti sull’intero territorio nazionale. Agli inizi, ricorda il pioniere della sicurezza e salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, recarsi nelle aziende era veramente bello anche se ostico per l’assenza di normative specifiche e sanzionate, per noi era una specie di missione in quanto dal nostro operato dipendeva la salute e la sicurezza dei lavoratori e la tutela del Datore di Lavoro oltre che del patrimonio aziendale. Ad operare in Italia eravamo in pochissimi e potevamo contarci sulle dita di una sola mano. Con l’arrivo del D.Dlgs. 626/94 sul miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro in recepimento della Direttiva Comunitaria 389 del 12 giugno 1989, consapevoli di facili guadagni e probabilmente anche dal fatto che il nome 626 suonava bene ed era facilmente pronunciabile al punto tale che sorsero aziende con il nome 626, altri producevano cassette di primo soccorso o lampade di emergenze 626, ecc., ci fu insomma un vero e proprio assalto alla diligenza da parte di pseudo esperti consulenti che favoriti anche dall’utilizzo di programmini facilmente acquistabili in rete e soprattutto da un vuoto lasciato dal legislatore all’interno delle normative prevenzionistiche che, inspiegabilmente o per intervento di alcune lobby, non ha individuato i requisiti tecnico-professionali delle figure che potevano garantire i complessi servizi nelle aziende (es. titoli di studi specifici, comprovata esperienza adeguata e specifica maturata sul campo, possesso di laboratori e attrezzatura scientifica e conoscenze igienistiche per effettuare la valutazione di tutti i rischi misurabili strumentalmente (rumori, vibrazioni, sostanze chimiche sotto forma di polveri, fumi, gas e vapori, microclima, illuminamento, ecc.) che sono responsabili delle malattie professionali, non ha prevista la verifica sulla giusta ed adeguata esperienza, la verifica del possesso di aule corsi e relativo accreditamento diretto e non indiretto, presenza di  una equipe interdisciplinare che annoverasse i laureati in Tecniche della prevenzione, Psicologi del lavoro, Igienisti industriali certificati, Medici del lavoro, Chimici, Biologi, Tecnologi Alimentari, Ingegneri esperti in antinfortunistica, impiantistica, in prevenzione e lotta agli incendi, Diplomati in discipline tecniche, Tecnici competenti per le misure acustiche, ecc.), necessari per poter correttamente valutare tutti i rischi che potrebbero essere presenti nei luoghi di lavoro di diversa natura e dimensione e sull’impatto che questi rischi potevano provocare sull’ambiente esterno e di vita. 
Oggi, a distanza di trenta anni da quando cominciai ad andare nelle aziende per sensibilizzarle sulle problematiche prevenzionistiche con il rischio di essere mandato via in malo modo, la prevenzione dei rischi occupazionali ha fatto notevoli passi indietro e si è completamente snaturata nei confronti di quelli che erano i principi di prevenzione dettati dal DPR 833/78, la cosiddetta Legge di Riforma Sanitaria mai attuata. La mercificazione della prevenzione che ne è derivata continua senza soste come continua inarrestabile la discesa di personaggi strani e border line che, probabilmente illusi di aver scoperto l’El Dorado (luogo leggendario molto spesso associato al paradiso terrestre o all’Eden situato agli antipodi in cui vi sarebbero immense quantità di oro e pietre preziose, oltre a conoscenze esoteriche antichissime), che mai si sono occupati di quello che è il complesso e meraviglioso campo della sicurezza e prevenzione dei lavoratori nei luoghi di lavoro, si presentano nelle aziende e molto spesso abbindolano i datori di lavoro, inconsapevoli di essere in primis i destinatarii delle norme prevenzionali ed unici responsabili di tutte le violazioni accertate dagli Organi di Vigilanza. Oggi l’unico consiglio che si può dare al Datore di lavoro per cercare di ridurre al minimo i rischi di incappare nel pesante apparato sanzionatorio è quello di avvalersi di strutture competenti e non di persone che fanno prestazioni e prezzi da calzolaio o praticano pratiche esoteriche. Invece, agli innumerevoli neo consulenti che inconsapevolmente intraprendono la strada dell’El Dorado, invece, l’unico consiglio che si puà dare è quello di essere consapevoli che i tempi dei facili guadagni e delle infinite quantità di ori e pietre preziose sono finiti perché il settore, con 36 mila addetti spazzatura è ormai inflazionato.

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