Giovedì 21 Novembre 2024

Magno: “Fermiamoli subito per il nostro futuro”

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La Corte dei Conti, esaminata la situazione economico finanziaria del Comune di Manfredonia, ha confermato per la seconda volta, le gravi difficolta già riscontrate al primo monitoraggio, giacché la carenza di liquidità ammonta ad euro 13.578.638,09, cioè il 50% in più di quanto previsto dal Piano di Rientro dal debito.

In sostanza, il Comune non ha finora  realizzato  gli  obiettivi intermedi stabiliti ed ha ulteriormente peggiorato la  già  critica situazione iniziale; pertanto risulta, come sostenuto anche dai Revisori contabili e dalla locale Dirigente di Ragioneria, che è “assolutamente problematico  e  improbabile  il  raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano  di rientro  triennale. Perciò, la Corte avverte il Comune di Manfredonia che, “l’accertamento del mancato rispetto degli obiettivi fissati dal piano di rientro per l a fine dell’esercizio 2018 potrà determinare l’applicazione delle misure previste dall’art.6, comma 2, del D.Lgs. n.149/2011”, ovverosia l’obbligo per il Consiglio di dichiarare lo stato di dissesto, che potrà comportare, come conseguenza, lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Così, ora, la Giunta Riccardi è con l’acqua alla gola e teme, più del diavolo, che un Commissario possa venire a mettere naso in quello che hanno combinato in tutti questi anni, per poi inviare, come prevede la legge, alla Procura della Corte dei Conti ed al Procuratore della Repubblica tutti gli atti per l’accertamento delle responsabilità penali e patrimoniali.

Il Sindaco e la Giunta stanno tentando il tutto per tutto e, dopo aver fallito il Piano di Rientro Triennale, vorrebbero rimodulare lo stesso Piano su un periodo più lungo, che può durare da quattro fino a vent’anni, in base al debito, da scaricare sulle future amministrazioni comunali, che non potranno più assicurare i servizi alla città, e direttamente sui cittadini, i quali pagheranno tutti i tributi (IMU, TASI, TARI etc.) nella massima misura per tutta la durata del nuovo Piano.

Cittadini, occorre sventare questo sporco gioco, facendoci sentire, anche perché a maggio prossimo si vota ed avremmo la possibilità d’insediare, con il voto, una maggioranza tutta nuova, e soprattutto pulita, per Manfredonia.

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