L’ASE SpA, società in house interamente partecipata dal Comune di Manfredonia, si occupa della gestione dei rifiuti, tutelando l’ambiente e preservando il decoro urbano. Il primo di ottobre Franco Barbone è stato nominato Amministratore Unico dell’ASE dal Sindaco di Manfredonia, il terzo di quest’anno. Succede a Franco La Torre e a Fabio Diomede. Da appena due settimane Barbone ha preso in mano la complessa e strategica azienda ASE, affidando l’analisi delle diverse criticità all’ing. Teodoro Cisternino, esperto nella materia. In primis Barbone ed il tecnico stanno cercando di sbrogliare la complicata matassa ferma alla Regione Puglia. Ad oggi la Regione non ha ancora dato il nulla osta all’uso “dell’impianto di selezione”, installato nel capannone ASE nell’area industriale di Manfredonia, e costato 800 mila euro, utilizzando i finanziamenti del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). Il capannone ASE ricade nell’area SIC-ZPS (Sito di Importanza Comunitaria) – (Zona di Protezione Speciale). “Abbiamo chiesto in questa settimana una deroga alla legge che pone i limiti alle Zone SIC-ZPS affinché finalmente la Regione acconsenta all’utilizzo dell’impianto di selezione dell’ASE. Ciò è fondamentale perché potremmo abbattere i costi di gestione dei rifiuti, ottenendo maggiori ricavi dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) che paga il Rifiuto raccolto dall’ASE. Quindi una volta messo in funzione l’impianto si riuscirebbe ad ottimizzare la lavorazione del rifiuto che avrebbe un maggior valore” dichiara Barbone. Ad oggi con il “porta a porta” si raccolgono dal cittadino, gli imballi riciclabili non puliti, con un conseguente aggravio di lavoro degli operatori ecologici che devono pre-selezionarlo durante il processo di riciclo. “Occorre attivare un’efficace campagna informativa, sensibilizzando ed invogliando il cittadino a fare meglio la raccolta differenziata affinché il rifiuto diventi una risorsa e non solo un costo” asserisce Barbone. Nel lungo programma di interventi del neo amministratore c’è l’imminente apertura della seconda “isola ecologica”, zona Scaloria per conferire: rifiuti ingombranti, olio esausto, prodotti informatici e tutto ciò che non viene differenziato. La prima è in via Tratturo del Carmine, nella vecchia sede ASE. A breve saranno riattivate le due macchine spazzatrici per la pulizia delle strade, operative al mattino nelle zone dei comparti e nelle periferie. Si incrementerà il loro uso due volte al mattino e anche al pomeriggio. Indispensabile per l’efficacia di questo intervento sarà l’allestimento di cartelli stradali di divieto di sosta a giorni alterni delle auto. Inoltre si sta sperimentando un sistema per estirpare le erbacce dai cigli dei marciapiedi, applicando dei supporti meccanici alle “spazzatrici” per cercare di ritrovare un maggiore decoro delle strade invase anche da erbacce. Tutti questi interventi necessitano di ulteriori operatori. Gli attuali venti LSU, a cui è stata incrementata di 2 ore la giornata lavorativa, non sono sufficienti a garantire tutte gli adempimenti. Racconta Barbone “a causa della chiusura della discarica di Cerignola (ormai satura) i rifiuti indifferenziati di Manfredonia vengono conferiti in quella di Foggia che dà la priorità alla propria città e gli altri paesi sono costretti a rimanere in coda anche più giorni. Ciò determina un ulteriore aggravio nella gestione dell’esiguo personale su più turni, aumentandone i costi già inaspriti da quelli stabiliti dalla discarica di Foggia in base alle tonnellate conferite. Quindi si è pensato di risolvere il problema facendoli conferire in altri Comuni (es. Massafra). Ora si attende l’autorizzazione dall’agenzia Regionale AGER per il servizio di gestione dei rifiuti”. Strategico secondo Barbone sarà il coinvolgimento di ogni cittadino al processo di decoro della città, a cuore di tutti noi.
Grazia Amoruso
Come è possibile che un’area industriale ricada in una SIC-ZPS?