“Nicodemo”, il discepolo di Gesù, è menzionato nel Vangelo secondo Giovanni. <In un momento particolare in cui “ascolta” gli insegnamenti di Gesù (3,1-21), Nicodemo chiede come sia possibile ritornare nel grembo della madre quando si è vecchi per poter nascere di nuovo>. La “rinascita” è il frutto del rinnovamento del proprio Sé attraverso “l’ascolto responsabile”. Ovvero mettere in discussione se stessi, ascoltando l’altro diverso da sé per costumi, usanze, religione, razza, età e sesso. Quando si è consapevoli dell’arricchimento del Sé si può modificare la visiondella Comunità. Il progetto “Nicodemo” aiuta a migliorare Sé stessi in funzione di una crescita comunitaria. Il progetto dell’Istituto “San Francesco da Paola” delle suore della carità è coordinato dal prof. Michele Illiceto e promuove l’ascolto, l’incontro, la formazione e la socializzazione. La comunità del quartiere Croce-Stazione-Di Vittorio viene coinvolta in diverse attività socio-ricreative per la crescita intergenerazionale, seguendo seminari formativi e convegni culturali. Inoltre si può praticare la ginnastica dolce, il ballo, le esercitazioni di autostima e il ricamo, rivisitando gli antichi mestieri. Sabato 6 ottobre alle ore 16.00, c’è stata l’inaugurazione della tredicesima edizione del progetto “Nicodemo”, allietato dagli studenti dell’Istituto “San Francesco da Paola” che coinvolgeranno gli ospiti con canti e balli. Martedì 2 ottobre l’Istituto “San Francesco da Paola” ha voluto omaggiare i “nonni” in occasione della ricorrenza degli “angeli custodi”, organizzando una particolare festa in Cattedrale. Infatti dopo la celebrazione della messa, i giovani discenti insieme ai genitori e ai nonni si sono divertiti,
animando Piazza Duomo con canti e balli e mangiando “pane e nutella”. Gli studenti della scuola dell’infanzia e della primaria hanno divertito i nonni e gli insegnanti con i loro spensierati sorrisi, colorati dalla nutella. La soleggiata e calda mattinata ha accompagnato la festa, sfidando le cattive previsioni del tempo. Al rientro a casa i bambini hanno riservato nel loro cuore il bellissimo ricordo di quella giornata, condiviso con i loro speciali angeli custodi. Oggigiorno i “nonni” rappresentano anche l’ancora di salvezza per tante neo-famiglie che vivono le difficoltà finanziarie causate dalla congiuntura economica, diventando i principali ammortizzatori sociali. Gli studiosi definiscono “familista” il sistema di welfare italiano perché fondato soprattutto sulla famiglia. Quindi preserviamo gli “angeli custodi”, tanto preziosi, che sostengono il cammino dei figli e dei loro nipoti.
Il Progetto “Nicodemo”, insieme a quello del gruppo “TVB”, rivolto quest’ultimo agli adolescenti, costituiscono le buone prassi per l’empowerment dell’individuo che riesce a potenziare le proprie abilità e capacità, rinvigorendo il capitale sociale del quartiere. Il gruppo degli amici di “Santa Giovanna Antida”, guidato dalle suore delle carità, pone alla base delle proprie azioni “l’ascolto responsabile”. Infatti attraverso l’auto-mutuo-aiuto si sostengono le persone e le famiglie con disagio. Tante altre iniziative vengono promosse per sostenere anche le coppie separate attraverso guide esperte. Chiunque fosse interessato a conoscere le diverse attività e progetti può rivolgersi direttamente all’Istituto “San Francesco da Paola” delle Suore della carità, in Via Elvio Giustino, tel. 0884.581025.
Grazia Amoruso