Mercoledì 20 Novembre 2024

Tasso e il ricordo dello scoppio della colonna d’arsenico Enichem del 26 settembre 1976

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Oggi (ieri, ndr), 26 settembre, cade il 42 anniversario di un evento nefasto.
Manfredonia, il 26 settembre 1976 (tra le ore 9,30 e le 9,50) subì lo sfregio più grande della sua storia moderna, la terribile esplosione dell’impianto di produzione di ammoniaca, nello stabilimento ANIC, che determinò la fuoriuscita e la diffusione di gas inquinanti a base di arsenico, sostanza altamente cancerogena.
Una tragedia per una città che, data la sua felice posizione geografica come Porta del Gargano, avrebbe dovuto prosperare con il Turismo, come altri luoghi costieri limitrofi che anche quest’anno, hanno fatto registrare un saldo record di presenze.
Invece, la scelta miope della politica dell’epoca, la indirizzò verso un futuro industriale che, nei fatti, è miseramente fallito.
Quel terribile accadimento causò conseguenze che, nel corso degli anni, sono diventate sempre più devastanti.
Inquinamento dei terreni, dell’aria, delle falde acquifere e del mare, con gravi danni ecologici, ambientali ed alla salute dei cittadini.
E non lo afferma il sottoscritto, ma studi epidemiologici e statistici che attestano, nel tempo, l’aumentata mortalità, l’incrementato numero dei casi di tumore e di nascite con malformazioni, che hanno portato alla redazione di un dettagliato report consegnato al Ministero dell’Ambiente.
Al danno, si vorrebbe aggiungere anche la beffa, perché l’azienda Syndial, partecipata ENI, che dovrebbe occuparsi di una efficace bonifica dei terreni, sta procedendo in maniera approssimativa e, inchiodata alle proprie responsabilità, tergiversa e cerca di sfuggire ai propri doveri.
Sappiano, questi signori, che Manfredonia ha già dato in termini di morte, sofferenza e compromissione ambientale del presente.
Ma, per il bene delle prossime generazioni, la città, questa volta compatta, si batterà per un futuro senza compromessi ecologici, ambientali e che precludano la salvaguardia delle peculiarità genuine dei nostri luoghi.
Si pretenderà una bonifica dei territori fatta a regola d’arte.
A Montecitorio, in un minuto, non era possibile descrivere la sofferenza e ed il desiderio di riscatto dei sipontini…ma la determinazione c’è…tutta!!!

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Commenti

  • Comunque, và ricordato per onestà di memoria, che le prime indagini con risultati ufficilai, di alcuni enti, sembrano datate negl’anni novanta…
    E che la sostanza, le sostanze sprigionate, in realtà, erano, sono utilizzate in tante realtà della contemporaneità dell’epoca e dell’oggi…
    Poi c’è tant’altro da dire in modo scientifico…
    Ovviamente è una realtà da ricordare per bene agire nel presente…
    Ma qualche lavoratore dell’epoca, raccontando a bordo strada un pò l’accaduto, raccontava che l’indomani alcuni lavoratori andarono sul luogo dell’accaduto…e all’impedimento del toccare le sostanze presenti, rispondevano chiedendo come mai fino al giorno prima erano sostanze trattabili (che venivano toccate dagli stessi lavoratori) e invece in quel momento diventavano pericoloe…
    Se si deve indagare, si deve essere onesti…
    Anche se oggi, ormai, con questa emergenza, cambia la storia mondiale e quella di Manfredonia, in quanto c’è una causa maggiore delle problematiche psicofisiche locali e non…

    Mangiando delle mele, bevendo un pò di vino, mangiando della buona carne territoriale…lavorando con esperienza e competenza…con un buon equilibrio…con una preghiera…seguendo le norme e le regole legali-scinetifiche-esperienziali opportune…
    SI può ottenere il milgior risultato possibile…

    Commentatore 26/09/2021 1:26 Rispondi
  • Tasso, i manfredoniani di una certa età ricordano perfettamente cosa e’ successo con il fuggì fuggì generale. Detto questo le dico anche che i fatti mancano. Controllori e controllato che fanno bonifica da una vita e, forse, per l’anno del mai riusciranno a farla. Il comune di Manfredonia, per risolvere i problemi economici che l’attanagliano, sta cercando di ottenere una contropartita economica per il danno subito. Questo è quello che interessa perché tutto il resto, come diceva il califfo, e’ noia. Onorevole, cerchi di tenere aperta la sede del movimento, non dico h24, ma quasi, perché la presenza sul territorio conta tantissimo. Saluti

    Pasquino 27/09/2018 17:02 Rispondi

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