Venerdì 20 Dicembre 2024

Il 118 chiede soccorso

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Il lavoro, uno dei temi all’ordine del giorno che più degli altri condiziona vite umane e stati d’animo.  Ed è in queste settimane che un settore come quello sanitario ed in particolare quello del primo soccorso, sta tenendo in ansia tanti lavoratori con le loro famiglie. Parliamo del 118, in particolare quello di Mattinata da cui è partito lunedì 10 settembre lo sciopero della fame di autisti e soccorritori estesosi poi alle altre diciannove postazioni sparse in provincia. Da tempo tutti gli operatori vivono in uno stato di precarietà e instabilità lavorativa. Gestiti da Associazioni di Volontariato le quali in alcuni casi, esercitano su di loro una “posizione di potere” in modo poco chiaro in postazioni come Mattinata, Manfredonia e Zapponeta. Questa situazione crea un senso di deresponsabilizzazione ovvero: “se vengo trattato alla pari di uno schiavo che mi importa di assumermi responsabilità”?Un circolo vizioso dove a subirne le conseguenze maggiori sono i pazienti, noi. Ciò che da un decennio viene chiesto a gran voce è l’internalizzazione di tali postazioni del 118, ovvero sganciarsi dalle associazioni di volontariato ed entrare a far parte come tempo fa accadde per una parte delle  altre postazioni della provincia, nella società in house della ASL di Foggia  “Sanità Service” in attesa che diventi operativa l’AREU ossia l’agenzia regionale che nelle intenzioni della Giunta Regionale, dovrebbe gestire il servizio 118. Gli operatori stanchi di sentirsi “diversi dagli altri” hanno deciso a unisono di intraprendere una battaglia per restituire dignità al proprio lavoro e vedere rispettati al contempo tutti i propri diritti. Lunedì scorso si è tenuta un’assemblea pubblica proprio a Mattinata per incontrare, uniti alla solidarietà della cittadinanza che non è mai mancata, oltre ad alcune cariche istituzionali, affrontando il tema ormai caldo in tutta la regione. Tra i presenti il Dirigente della ASL  Vito Piazzolla il quale ha dichiarato come l’ASL stia per bandire una nuova gara che condurrà il sistema verso quello di centralizzazione regionale, questa volta con il dovuto controllo che i nuovi gestori siano soggetti affidabili  e garantiscano condizioni contrattualistiche accettabili e dignitosi per tutti gli operatori. Nell’attesa che ciò accada la lotta continua presso il Consiglio Regionale di Bari.

Rossella Di Bari

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News · SOS Cittadini

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