L’anno scorso a Pescara ci fu la prima in serie B dopo lunghissimi diciannove anni. Non finì bene per gravi errori difensivi, la squadra di Giovanni Stroppa non giocò male e negli spogliatoi finì tra abbracci e sorrisi con mister Zdenek Zeman.
Quest’anno la gara dell’Adriatico “Giovanni Cornacchia” arriva alla quarta giornata con il Foggia di Gianluca Grassadonia reduce da due pesanti sconfitte ed una sola vittoria, all’esordio casalingo contro un Carpi. La penalizzazione ridotta a -5, con la preoccupazione maggiore negli otto golo subiti in sole tre gare e l’imbarazzante sterilità offensiva al “Pino Zaccheria” contro il forte, ma non irresistibile, Palermo.
Per queste ragione a Pescara non si può e non si deve perdere!
Mister Grassadonia recupera il prezioso Busellato, al centro del campo, e Cristian Galano in fase offensiva.
I problemi maggiori riguardano il terzetto difensivo, dove devono ritornare al rendimento dello scorso anno Tonucci, apparso nervoso ed insicuro, e soprattutto Camporese, fino a maggio impeccabile e regolarissimo regista difensivo. Molto si gioca anche Albano Bizzarri che Sabato non può più avere incertezze e cattivi posizionamenti.
In campo dovrebbero essere confermati Camporese, Tonucci e Martinelli.
Tra i pali ancora Bizzarri.
Al centro del campo Busellato e Agnelli sembrano i più accreditati ad entrare nell’undici iniziale con Kragl e Zambelli sugli esterni. In panca Carraro a meditare sulla prestazione insufficiente di Domenica sera. Deli più avanzato per perforare la linea difensiva abruzzese.
In attacco il mister ha più possibilità di scelta. Mazzeo non proprio brillante potrebbe far posto ad un Gori più dinamico e pimpante. Galano potrebbe sostituire Chiaretti ancora non a suo agio nel modulo del tecnico foggiano.
Il Pescara del confermato Pillon sembra in salute: è imbattuto con cinque punti ottenuti con la vittoria in casa, contro il Livorno, e con due preziosi pari esterni a Brescia e Cremona. Niente male. Ha sempre segnato finora ma ha sempre subito un gol. Una squadra che si propone in fase offensiva lasciando delle opportunità anche agli avversari.
Il Foggia deve difendere con ordine e affidarsi a Deli e Galano per bucare il muro difensivo eretto dai quattro del 4-3-3 di Pillon.
La cabala che, dopo il pari e la sconfitta, ha dato la vittoria al Palermo, non dovrebbe regalare al Pescara un’altra fortunosa vittoria dopo le due dello scorso anno.