Di rimpasto in rimpasto, da impasto a miscuglio! Nelle moderne democrazie il rimpasto serve, o dovrebbe servire, a dare una svolta o quantomeno uno slancio di uomini, idee e soluzioni ad un governo. Nel nostro caso, quello cittadino, è l’ennesima brutta quanto malsana pagina di una politica fatta soltanto di pezze, di ricatti e soprattutto di perdita di visione amministrativa. Non rassegnandosi alla cocente disfatta, questo centro sinistra, agonizzante e autoreferenziale continua con la pratica dei pit stop. Togli uno metti l’altro, sposta una metti l’altra. Lascia quello li, garantisco io. E il bello dov’è andato a finire? La coalizione che doveva cambiare le sorti del nostro avvenire dov’è? Implosa su se stessa, schiava di signorotti di bassa leva, ogni giorno declama il suo fallimento, ogni istante perde un pezzo, con roboanti dichiarazioni, ogni minuto condanna la nostra città ad un oblio senza se e senza ma. I cittadini devono sapere che tutto questo avrá delle ripercussioni, tutto questo dovrá tornare in mente nella cabina elettorale. In fondo non sará la Luna a portarci fortuna, ma la bocciatura di una classe dirigente ormai stracotta e colma di responsabilità. Ecco colma come l’ultimo miscuglio di governo.
Che siano benedette le parole di Romani…
Ai ragione Romani,e io del PD mi ricorderò di sicuro di quello che hanno fatto e stanno facendo questa giunta.I miei voti di sicuro non andranno a questa gente.