È fresco di stampa un comunicato del consigliere d’opposizione Italo Magno (Manfredonia Nuova) che si scaglia l’ennesima volta contro la mala gestio dell’amministrazione Riccardi bis. Il consigliere, infatti, dice di aver allertato il Presidente della Corte dei Conti di Bari e il Presidente della Procura della Corte dei Conti di Bari richiamando la loro attenzione sulle due sentenze del Tribunale di Foggia e della Sezione Lavoro della Corte d’Appello barese concernenti i due ormai celebri casi di mobbing perpetrati nei confronti di due dipendenti di Palazzo San Domenico. Le sentenze hanno stabilito un risarcimento pari a 150.000 euro che peseranno sulle casse del Comune di Manfredonia, ma il punto non è questo: il punto è che la somma non è stata ancora riconosciuta come debito fuori bilancio e questa mossa secondo Magno “può anche nascondere la volontà dell’attuale Giunta di evitare il giudizio di danno erariale da parte della Procura della Corte dei Conti”. Non finisce qui, però, perché Magno ha da ridire anche sulla mancata approvazione del Piano Economico e Finanziario contenente i maggiori costi di gestione dei rifiuti per il 2018 e relative tariffe Tari che rappresenterebbero “un nuovo aggravio per la popolazione”. Sulla vicenda, il consigliere cita la delibera n° 29 del 27/08/2018 correlata alla salvaguardia degli equilibri di Bilancio 2018/2020 sulla quale il Collegio dei Revisori dei Conti ha ritenuto “… che non sussistono gli elementi per poter esaustivamente verificare il mantenimento degli equilibri di Bilancio…”. Magno, così come il resto della ciurma dell’opposizione, è convinto che vi sia – o per lo meno si possa configurare – il danno erariale. Nonostante la maggioranza sia alle prese con la definizione del proprio assetto in Giunta e in Consiglio, non è improbabile che dirami al più presto una risposta per fare luce sulla denuncia del consigliere.
Antonio Raffaele La Forgia