Con sentenza n. 369 del 13.09.18 il Tribunale di Foggia conclude il processo di primo grado per l’omicidio commesso da Rinaldi Luciano Antonio. Il 61enne, il 16 luglio 2017, ferì mortalmente il giovane 23enne Felice Fischetti a Monte Sant’Angelo. “Omicidio, con l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi”, come richiesto nel giudizio immediato dal PM, d.ssa Anna Landi, sostituto procuratore della Repubblica di Foggia. All’epoca dei fatti <dopo aver visto due giovani passare dinanzi a casa sua, pensando che volessero ivi urinare, scendeva dall’abitazione il Rinaldi, colpendo Felice Fischetti (il 23enne in seguito deceduto, ndr) in regione inguinale con un coltello della lunghezza di cm 30 (..) con conseguente e immediata abbondante perdita di sangue che faceva entrare il ragazzo in uno stato di coma (…) con conseguente decesso, avvenuto due giorni (..) nell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza>.
Ieri, con la succitata sentenza, il giudice Dr. Roberto Scillitani del Tribunale di Foggia dichiara: Rinaldi Luciano Antonio colpevole dei reati a lui ascritti e lo condanna alla pena di 10 anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e il mantenimento in carcere. Inoltre lo condanna al risarcimento dei danni subiti da ciascuna delle parti civili, e ad una provvisionale esecutiva di 100.000,00 euro a favore dei genitori del ragazzo ammazzato, Fischetti Pasquale e Santoro Ermelinda e l’interdizione dai pubblici uffici.
Con questa formula si conclude la prima fase del procedimento penale. Secondo le parti civili costituite dagli Avvocati difensori della famiglia Fischetti, Innocenza Starace e Giovanni Battista Starace, la giustizia non è stata esaustiva. Nell’udienza del 13 settembre 2018, sulla base della ricostruzione effettuata dal Tribunale delle libertà (del riesame), prima che fosse depositata la perizia autoptica, il Pm Dott. ssa Landi ha chiesto la condanna del Rinaldi e la derubricazione come omicidio preterintenzionale ovvero commesso «oltre l’intenzione». (Il colpevole vuole provocare lesioni alla vittima, senza volerlo uccidere: a causa delle ferite, però, il soggetto muore. Si tratta di un reato meno grave dell’omicidio volontario). Il PM dott.ssa Landi ha chiesto che venisse comminata la pena di anni 12 con la continuazione del reato per le lesioni gravi a carico del superstite Piemonte Giovanni (l’amico di Felice Fischetti) con la concessione delle attenuanti generiche.
Il giudice ha accolto le richieste del PM e non le attenuanti generiche sottolineate dalla parte civile. Secondo l’avv. Innocenza Starace: “l’assassino di Fischetti Felice non ha mostrato in nessun momento ravvedimento anzi aveva nascosto la vera arma del delitto, tentando di far passare come arma un coltellino a serra manico. La Perizia del consulente del PM Landi, affermava la chiarezza dell’intento omicida, riportando anche le ferite alle mani del giovane che aveva tentato di difendersi. Continua l’avv. Starace “la pena di anni 10 non soddisfa la famiglia e la parte civile anzi ha sconvolto la mamma che ha avuto un malore in udienza. Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza per capire cosa ha determinato il magistrato a comminare una pena così bassa e cosa l’ha convinto a derubricare il reato da “omicidio volontario in omicidio preterintenzionale”.Per la famiglia Fischetti e la parte civile era evidente la volontà omicida del Rinaldi anche perché dopo gli accoltellamenti ha inseguito i giovani con un “intenzione” molto chiara. “Voglio che si sappia che 10 anni sono troppo pochi. Non si può accettare. Non è omicidio preterintenzionale. E’ andato per uccidere e lo ha fatto. Facendo così me lo hanno ucciso una seconda volta”, quanto dichiarato dalla madre del giovane ammazzato.
Grazia Amoruso