Lo scorso 28 settembre presso le Ex Fabbriche San Francesco, a pochi metri dalla Chiesa omonima, è stata inaugurata la mostra intitolata “I mille volti di Tretola”, dedicata appunto al pittore, scultore, designer, artista Franco Tretola, scomparso da poco meno di un anno.
Il nome della mostra è esemplificativo. Infatti tra i numerosi quadri e bozzetti ciò che colpisce maggiormente l’occhio dello spettatore sono i tantissimi volti, raffigurati con un unico tratto distintivo che rende le sue opere originali, fuori da ogni “canone artistico” conosciuto.
L’esposizione conta più di 200 lavori tra quadri, bozzetti, sculture e oggetti di design.
La manifestazione ha avuto inizio con il taglio del nastro, effettuato dalla moglie di Franco Tretola e con la proiezione del filmato realizzato da Silvano Palumbo (Videomaker); Genni Robustella (Fotografia) , Rita Vaccarella (Coreografie), con la collaborazione di Matteo Iaconeta, Aldo Caurio, Adriano Santoro e Angela Santoro, in una location esplicativa, la Piazza Falcone e Borsellino dove è possibile ammirare il suo celebre mosaico e la ricollocazione della Fontana Piscitelli.
L’evento è proseguito con le parole de “Gli amici di Franco” che hanno voluto ripercorrere i momenti più significativi della loro collaborazione professionale ed amicale.
E’ stato da loro definito “un pensatore solitario, aperto al dialogo, fuori dal canone artistico che dettava il momento. Con la sua ricerca quasi maniacale ha dato e lasciato a noi momenti di vita eccezionale. Le sue opere raccontano il suo vissuto, esperienze nei paesi europei ed in Africa, verso orizzonti infiniti. Noi abbiamo vissuto un’arte diversa.” Lo scopo della sua arte è infatti quella di “suscitare curiosità, ma non solo, per condurci ad una riflessione della faccia perduta. Sensibilità, estrosità, eleganza” sono le caratteristiche che distinguono l’artista Franco Tretola.
Ciò di cui però gli amici si dispiacciono è il fatto che la sua arte e la sua genialità non siano “mai uscite fuori dalle mura di Manfredonia”.
Anche il Presidente dell’Agenzia del Turismo Saverio Mazzone ha preso la parola dichiarando di avere un rimpianto: che questa mostra non si sia svolta qualche tempo fa, alla presenza di Franco Tretola. Per poi continuare il suo discorso affermando che, a prescindere dalle correnti artistiche, sono delle opere belle, che piacciono. Inoltre i suoi lavori dovrebbero restare un patrimonio della città di Manfredonia e non dovrebbero andare disperse.
E’ stato da lui inoltre fatto cenno ad un particolare luogo della città, le Ex Fabbriche San Francesco, luogo che ospita la mostra che “deve vivere di queste espressioni, perché diventi più bello e più significativo”.
Sono stati ripecorsi inoltre gli anni della realizzazione del Lungomare del Sole e della Piazza Falcone e Borsellino, facendo particolare riferimento a due episodi, a due feedback positivi ricevuti in seguito alla sua realizzazione.
Il primo è quello ricevuto da un Ammiraglio di Bruxelles che è rimasto meravigliato dallo snodo ciclabile che si crea all’interno della Piazza visto da un aereo. L’altro quello di una ragazza disabile che ha affermato di essersi potuta muovere con la sua carrozzella in piena autonomia, senza l’aiuto di nessuno, essendo la Piazza e il Lungomare del Sole privi di ogni forma di barriera architettonica.
L’allestimento ha rispettato lo stile istrionico ed estroso dell’artista ed è stato quasi un voler ricreare simbolicamente il suo Atelier in Corso Roma, facendo del caos un elemento fondativo della mostra, un caos però armonico e curato nei minimi dettagli.
La mostra, patrocinata gratuitamente dal Comune di Manfredonia, è organizzata da Matteo Iaconeta e “gli Amici di Franco”, in collaborazione con l’Agenzia del Turismo.
Sarà visitabile gratuitamente ogni giorno dalle ore 18.30 alle ore 23.30 dal 28 Agosto al 9 Settembre
Angela la Torre