Qualche giorno fa, interpellato da alcuni gestori di stabilimenti balneari, mi sono recato presso le proprie strutture ricettive per ascoltare le loro rimostranze.
Ne è emerso un quadro raccapricciante che parla di degrado, crisi e difficoltà gestionali dovute a situazioni ecologico/ambientali insostenibili.
E’ ormai di pubblico dominio la vicenda delle analisi ARPA nella zona circostante la foce del fiume Candelaro che, a metà agosto, evidenziando un’elevata concentrazione batterica di “escherichia coli” ed enterococchi, hanno determinato il divieto temporaneo di balneazione, emesso dal Comune di Manfredonia, per un ampio tratto di mare sipontino.
Una simile situazione è emersa anche a Zapponeta, alla foce del Carapelle (e, giusto per non farci mancare nulla, anche il Cervaro versa in condizioni pietose).
Inutile dire che queste circostanze decretano la morte della stagione estiva in tali luoghi e causano un danno enorme a quegli imprenditori che credono ancora in un progetto lavorativo/occupazionale e di rilancio turistico del territorio.
Ma è di rilevanza estrema anche il danno ecologico/ambientale, che sfocia nel disastro, per la gravità delle conseguenze, soprattutto, per la salute dell’uomo.
Basti pensare che i danni alla salute non sono causati solamente dalla balneazione in acque infette, ma anche dal ciclo alimentare, che porta sulla nostra tavola, ad esempio, il pescato di quel tratto di costa, la carne di animali allevati in luoghi malsani e prodotti ortofrutticoli di terre irrigate da acque inquinate.
Siamo, quindi, a constatare, ancora una volta, come non vengano affrontati per tempo problemi essenziali per i cittadini.
Nel mio intervento a Montecitorio, in occasione della discussione sulla “Istituzione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Attività Illecite connessa al Ciclo dei Rifiuti”, esortai una grande attenzione sui problemi legati alla matrice ambientale fondamentale, cioè l’Acqua.
E’ opportuno ricordare che le conseguenze peggiori dell’inquinamento della “matrice Suolo” ricadono sempre ed irreparabilmente sulla “matrice Acqua”.
Ben vengano tutte le analisi opportune, ma si deve intervenire drasticamente sulle cause di una contaminazione ecoambientale riscontrata da anni.
A cominciare dall’inefficienza dei depuratori, nonostante i tanti finanziamenti stanziati per il potenziamento ed ammodernamento degli stessi.
Questo comporterà maggiori e più serrati controlli sull’esecuzione dei lavori e sul funzionamento dei depuratori.
E’ necessario verificare:
– che i progetti presentati per ottenere i finanziamenti siano stati, e lo siano in futuro, rispettati in fase realizzativa;
– che i monitoraggi vengano effettuati non solo durante il periodo estivo, ma anche in quello invernale, quando si pensa che l’azione di controllo possa diminuire.
Ma, soprattutto, la domanda che vorrei porre è “Conosciamo dettagliatamente i punti di scarico lungo i fiumi che interessano il Golfo di Manfredonia?
Temo di no, perciò solleciterò – con azioni appropriate agli organi competenti, fino ad arrivare al Ministero dell’Ambiente – un censimento, partendo dalle foci, di tutti gli scarichi e depuratori, leciti ed illeciti, esistenti lungo il corso dei fiumi interessati, per poter intervenire in base alle criticità che dovessero emergere, fino ad auspicare il sequestro, da parte della magistratura, delle opere illegali.
Mi farò promotore di una proposta per la costituzione di un’Autorità specifica, su modelli già esistenti in Europa, che sia unico soggetto titolato ed autorizzato per un’efficiente azione di controllo e di contrasto.
Affinché non si debba più assistere a spettacoli disgustosi, come mostra un recente video diffuso sui social.
E’ un impegno che mi prendo per onorare il mio incarico e per l’amore che nutro verso il mio territorio. Prestando ascolto a chiunque vorrà offrire il proprio contributo in termini di consigli, denunce ed azioni.
Egregio Tasso, lei in quanto persona deputata, faccia fare delle campionature dell’acqua del candelaro, ma il tutto deve svolgersi in ore notturne, quando si sversa di tutto e di più. Creare altri carrozzoni non serve a niente. Il problema tutto italiano è che abbiamo abbondanza di leggi ma quanto ad applicarle c’è ne vuole. Allora lei, stando alle sue buone intenzioni, faccia applicare la legislazione vigente in materia ambientale, ma faccia fare anche controlli agli impianti che sversano nel candelaro. Il tutto sempre di notte ed a sorpresa. Saluti
Finalmente orecchie che ascoltano ed auspico anche la sua voce, anzi urla, si faccia sentire nelle stanze dove su decide il da farsi. Anch’io, come detto in una precedente intervento, auspico la presenza di un’unica autorità preposta alla salvaguardia del Golfo di Manfredonia, che venga munita di tutta l’Autorità idonea a debellare tale infausto fenomeno che come giustamente detto non colpisce solo l’aspetto turistico ma quello ben più grave della salute pubblica. Bene onorevole riesca in ciò che in tanti anni non sono riusciti “tanti onorevoli” navigati, che nulla vedevano e sentivano e nulla dicevano, ma sopratutto nulla facevano.