Scene di ordinaria quotidianità. Camminare per strada e ritrovarsi invasi da rifiuti di ogni genere, per lo più involucri di cibo: la carta oleosa della pizza, tovaglioli, bottiglie di birra e lattine di bibite ai piedi delle panchine dove si è consumata la cena.
Il più delle volte il cestino per raccoglierli è a soli pochi passi. E’ più comodo, però, abbandonarli lì con una nonchalance spaventosa, per poi lamentarsi sui social delle mancanze dell’amministrazione comunale e delle condizioni di degrado in cui imperversa la città.
La colpa di chi è? Del Comune? O del singolo cittadino non curante della res publica?
La questione è puramente educativa.
Chi dovrebbe dare l’esempio?
Gli adulti, il più delle volte madri e padri, i quali avrebbero il compito di provvedere alla crescita dei propri figli, una crescita non solo anagrafica e fisica, ma soprattutto etica e valoriale.
Oggigiorno però, l’ethos si è snaturato ed è stato sostituito da un becero modus operandi lassista.
Tutto è ridotto all’incuria morale e materiale. Perciò non si è in grado di riconoscere la convivenza civile, il rispetto e la giustizia dall’inciviltà, preferendo additare qualcun altro come responsabile delle proprie mancanze. E’ più gratificante, in più fornisce anche un perfetto alibi per continuare a depredare e saccheggiare, come barbari, i tesori paesaggistici di cui si va tanto fieri.
Spesso a scuola vengono organizzati progetti per la tutela dell’ambiente, ma se non vi è una ricorsiva sinergia tra scuola e famiglia il piano educativo risulta fallimentare.
Sarebbe opportuno riappropriarsi della Bellezza perché come diceva Andy Warhol “Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”.
Angela La Torre
Cara Angela la bruttezza, il degrado, l’incuria educano e allo stesso modo l’esperienza del bello e del bene, come ci dicono i grandi filosofi, ce li fanno desiderare quando ci mancano.
Polizia Locale in borghese la notte… e multe a gogo..in alternativa lavori sociali!!!!!
BASTA INCIVILTA’!!!!!