Non possiamo perdere la tradizione, le abitudini e i riti che accompagnano la domenica degli sportivi manfredoniani. Questo succederebbe, dopo la rinuncia all’iscrizione formalizzata nei giorni scorsi dalla SSD Manfredonia Calcio. E’ per questa ragione che ieri ho voluto perorare la causa del calcio a Manfredonia, inviando richiesta perché sia permesso, alla nuova società biancoceleste Manfredonia Calcio 1932, di partecipare al prossimo campionato regionale di Promozione.
Lo dico da subito, perché non voglio illudere nessuno e perché condivido i sentimenti dei tifosi sipontini: non sarà per niente semplice che venga accettata tale richiesta. E’ molto più probabile, invece, che si debba ripartire dalla Prima Categoria. Ho formulata la richiesta ugualmente, con convinzione, perché la locale squadra di calcio resta un importante veicolo di socialità e aggregazione giovanile, oltre che tra generazioni differenti tra loro, anagraficamente, ma accomunate dalla passione per i colori della squadra di calcio cittadina.
La nuova società ‘Manfredonia Calcio 1932 Società Sportiva Dilettantistica a.r.l.’, che vede Raffaele De Nittis come presidente, si propone di promuovere i valori dello sport e della disciplina calcistica in particolare e di rappresentare la città di Manfredonia nel prossimo campionato dilettantistico che la Federazione regionale intenderà concedere, in base a quanto previsto dalle normative.
Ho perorato l’iscrizione della neonata società perché restano indelebili, per me e per tutti i tifosi sipontini, i ricordi associati alle promozioni che portarono il nostro Manfredonia Calcio a giocare in categorie professionistiche: fu l’esempio più evidente di quanto la nostra comunità sappia identificarsi e unirsi nei valori sportivi del calcio. Prerogative e virtù che non si sono smarrite nemmeno negli ultimi anni, nonostante siano stati costellati di insuccessi sportivi e inadempienze societarie. Difficoltà che non sono riuscite a smorzare del tutto la scintilla della passione che cova nei cuori e nelle menti degli sportivi manfredoniani. Resta, forte, la malcelata speranza che si possa tornare a gremire lo stadio Miramare, indipendentemente dalla categoria che il Comitato regionale vorrà assegnare al Manfredonia Calcio 1932.
Il calcio a Manfredonia, dunque, non può essere confinato solo alla categoria nella quale milita la locale squadra, ma è molto di più. Il nostro tifo, la nostra passione, la nostra partecipazione, vanno ben oltre le categorie nelle quali ci troviamo a militare da anni e vanno ben oltre la categoria nella quale militerà il Manfredonia Calcio 1932 nella prossima stagione calcistica 2018/2019. Anni fa, le indimenticabili Teste Matte Manfredonia cantavano “Eccellenza o Serie C, noi saremo sempre qui”. Facciamocene una ragione: qualunque sia la categoria da cui si dovrà ripartire, sarà un nuovo inizio. Per tutti.
Graziano Sciannandrone
E certo, una società nata due mesi fa deve partire dalla promozione solo perché fatta dai tuoi amici mentre le altre esistenti a Manfredonia si devono dissanguare per anni, pagarsi il campo e le utenze oltre a vincere 3 campionati per arrivare in promozione.
Chiaro che l’amico Tisci ti verrà incontro e tu avrai fatto la figura dell’eroe.
E’ una nuova Associazione e deve partire dalla terza categoria come tutte le altre, non basta darle un nome che sa di storia, ecco perché il calcio a Manfredonia è morto perché c’è il monopolio del campo comunale ed il Sindaco decide chi può e chi non può danneggiando tutte le altre realtà.
Spero che adesso, tutti quelle male lingue ( forbicioni ), siano contenti. L’odiato Presidente, non c’è più,quindi torneranno al campo a tifare Manfredonia.
Vergognatevi! Spendere soldi per puttanate e non mettere un solo centesimo per risollevare il Donia. Il Miramare resterà vuoto per anni.