Come previsto dalle opposizioni e non solo, Angelo Riccardi, giovedì 19 luglio, durante una conferenza stampa indetta a Foggia presso Palazzo Dogana, ha ritirato le dimissioni da Sindaco rassegnate durante l’ultimo travagliatissimo consiglio comunale. “Non è stata una mossa tattica come qualcuno ha malamente pronosticato, ma un’esigenza politica in seguito alla discussione interna del PD che ha causato una rottura all’interno della maggioranza”.Questo l’incipit del discorso di Riccardi – peraltro reduce da una riunione di coalizione tutt’altro che tranquilla svoltasi il giorno prima – alla conferenza ad hoc da lui organizzata a Foggia. I precedenti sono tanti: malumori interni alla coalizione dovuti alla fame di poltrone (parafrasando sinteticamente le parole di D’Ambrosio, capogruppo PD in Consiglio) e una situazione di cassa che definire precaria è forse un po’ riduttivo. Riccardi lo sa bene, ma ha intenzione di assumersi le responsabilità e “traghettare la città in acque più tranquille”per evitare che siano proprio i cittadini a subire ulteriori conseguenze. Un percorso che implica “scelte impopolari”, come definisce lo stesso Riccardi l’avvio della differenziata. Impopolari, ma necessarie se si tiene a mente la situazione di austerità imposta dalla Corte dei Conti con tutto ciò che ha comportato. Poco cambierà, dunque, se non per qualche “aggiustamento” piuttosto che rimpasti radicali nella formazione del governo locale. E questa riluttanza negli stravolgimenti potrebbe aver causato malumore alla presidenza del Consiglio comunale e ad una piccola falange di maggioranza che pretende un assessorato, ma questo è un argomento che tratteremo più avanti anche nel rispetto del clima di tranquillità paventato in conferenza. Il quadro resta quello della coalizione di centrosinistra, seppur ci sia stato dialogo con il centrodestra nel rispetto dei ruoli e dei luoghi istituzionali. Sul fronte delle “riforme”, sembra sciolta la matassa Gestione Tributi, che Riccardi vorrebbe internalizzata al Comune affidando solo l’attività di supporto tecnico ad un soggetto esterno. Manovra che concederà un risparmio superiore al milione e mezzo di euro circa, sempre a dire del Sindaco. Viene naturale chiedersi perché Gestione Tributi sia nata così costosa, a questo punto, la riposta la conoscono in pochi ma l’abbiamo subita in tanti. Si dice tranquillo, insomma, Riccardi, anche per ciò che concerne la vicenda ASI sulla quale lo stesso sindaco è in attesa dei riscontri della magistratura amministrativa in quanto – come già riportato sulle sue pagine social – ha impugnato il provvedimento dell’ANAC di Cantone che lo vede incompatibile alla presidenza ASI. Non può, quest’ultima vicenda, diventare una battaglia politica, ha lamentato Riccardi. “Vedo gente che si preoccupa per me”, ha dichiarato riferendosi alle polemiche sollevate dal M5S, forse a ragione dato che è necessario distinguere il dibattito politico dai fatti giuridici su cui nessuno, tranne i giudici, possono emettere sentenze anzitempo. Potremmo anche azzardare a dire che il peggio sia passato, ma non siamo così ottimisti, purtroppo. Per ora non ci resta che seguire questi ultimi due anni di governo Riccardi-bis preparandoci ai colpi di scena a cui siamo ormai abituati.
Antonio Raffaele La Forgia