“Chi oggi non ha più i titoli opportuni deve lasciare la presidenza, per permettere all’Asi di svolgere le sue funzioni in modo trasparente e preciso. Lo ribadiamo ancora una volta: sarebbe meglio che Riccardi tornasse a fare il Sindaco a tempo pieno”. Così la consigliera del M5S Rosa Barone replica al capogruppo del PD Paolo Campo e al presidente del consorzio Asi di Foggia e sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, dopo che a maggio l’ANAC, al termine del procedimento di vigilanza sulla nomina della Presidenza Asi di Foggia, ha confermato i dubbi espressi dai cinquestelle sull’inconferibilità dell’incarico di presidente del consorzio allo stesso Riccardi.
“Capisco il nervosismo del sindaco di Manfredonia – incalza Barone – che prova a confondere le acque cercando di sminuire la situazione imbarazzante in cui l’Asi si è venuta a trovare a causa della sua posizione inopportuna, come sottolineato dall’Anac. Noi abbiamo anche chiesto al Presidente Emiliano di intervenire in quanto la Regione ha potere di vigilanza sul consorzio, ma ad oggi nessuna risposta. Il dottor Marseglia invece sembra voglia prendere tempo in attesa della decisione del Tar mentre, in qualità di Responsabile anticorruzione, avrebbe dovuto limitarsi a prendere atto del provvedimento adottato dall’ANAC a cui istituzionalmente spetta l’accertamento delle cause di inconferibilità degli incarichi pubblici. Nel frattempo un hub importante e decisivo per questo territorio attende, con il pericolo di perdere diversi milioni di investimenti per questa terra”.
Al centro del dibattito anche l’interrogazione presentata dalla Barone per la piattaforma logistica e il Patto per la Puglia: “Fa ridere, di contro – continua la pentastellata – l’attacco all’interrogazione che ho presentato, perché mai e poi mai spingerei per un privato senza una procedura pubblica. Giova ricordare che quando la Lotras è stata interessata da una passerella, durante l’ultima campagna elettorale, l’ha avuta dal PD con l’allora assessore Mazzarano, non certo dal M5S. Non ho mai avuto contatti con loro, non so se altri politici possano dire lo stesso. Chiedevo solo cosa intendesse fare la Regione per evitare che una ditta così importante potesse andare via, dopo l’investimento fatto. Ovviamente – conclude – come sempre chiediamo che passi tutto per procedure di evidenza pubblica e soprattutto celerità nelle decisioni”.