Signor Presidente, nell’esprimere il mio voto, sento il bisogno di rivolgere un appello a tutti i consiglieri comunali: nel prendere la nostra decisione pensiamo soprattutto alla città che ci ha visti nascere, scegliamo di difendere Manfredonia. Lo dico anche a coloro che pensano che sia il momento giusto per mungere tutto quello che c ‘è da mungere. Mentre dico questo, il mio pensiero va al Vice sindaco, Salvatore Zingariello, per quanto mi riguarda il migliore di tutti, il quale avendo visto la situazione davvero complicata che sta vivendo la nostra città ed il clima delle relazioni che si sono fatte pesanti, ha deciso di lasciare.
Sento particolarmente il bisogno di rivolgermi agli esponenti del PD, seduti in questi scranni. Ho letto con un palpito al cuore i due interventi resi alla stampa alla segretaria del vostro partito, che ha detto cose davvero condivisibili e giuste, tracciando la via per il rilancio di Manfredonia. L’appello a mettere insieme le forze del cambiamento, io lo accolgo con grande speranza per la nostra città, ma questo presuppone un serio cambiamento nel PD, a cominciare da un diverso rapporto con i cittadini, il superamento del becero clientelismo ed il favoritismo, la liberazione dagli uomini delle tessere, dai capicorrente e dei capibastone, di cui ha parlato qualche settimana fa l’on. Walter Veltroni, fondatore del PD. Soprattutto occorre ricreare le condizioni della rinascita di Manfredonia, attraverso la sua liberazione morale e civile.
Signor Sindaco, quella da noi condotta non è una questione personale. Ci siamo spesi in questi ultimi anni, perché sentivamo di dover rendere un servizio alla città, nel momento della sua più grave crisi politica e morale, per restituirle la possibilità di decidere nuovi amministratori, che abbiano maggiore capacità di portare a soluzione i tanti problemi che attanagliano Manfredonia, dal Mercato Ittico ai depuratori, alla pulizia delle strade e del mare, al verde e, per ultimo, ma non per importanza, alla bonifica del territorio ex EniChem, per cui questa Amministrazione non ha mostrato molta sensibilità. Si pensi che a fronte di dati allarmanti circa la mortalità e gravi malattie congenite, conseguenti all’inquinamento da arsenico ed altre sostanze chimiche, messe in evidenza dalla Ricerca Partecipata, consegnata al Sindaco quasi un anno fa, il Consiglio non è stato ancora informato circa i risultati, perché sembra che voglia risolvere a modo suo la grave questione che riguarda la nostra salute, non chiedendo con forza la bonifica del sito, che creerebbe anche moltissimi posti di lavoro per una città sempre più abbandonata, ma i soldi per il danno arrecato, magari per fare cassa e riempire le casse esangui del Comune.
Perciò, prima di esprimere la mia dichiarazione di voto, voglio chiedere al sindaco della città se non poteva almeno aspettare di superare la fase critica che stiamo attraversando, prima di decidere di cambiare la sua fascia tricolore? Lei ha speso per l’acquisto delle due bandiere, quella dell’Italia e quella dell’Europa, una somma esigua di appena 75,00 euro, mentre ha previsto, per il rinnovo della sua fascia tricolore, una somma nettamente superiore, di 198,00 euro, per rendere evidente a tutti la immensa stima che lei ha del proprio ego”.
Ebbene, io mi auguro, col mio voto, di non consentirLe mai più d’indossare quella
fascia. Presidente, il mio voto è un secco NO a questa Giunta ed al suo sindaco.
Italo Magno