Cresce il malcontento tra gli addetti al settore Pesca, questo è quanto emerso nella riunione svolta presso la sede della Cisl di Manfredonia.
Dalla discussione, è emerso che, ad oggi, nonostante tutte le pressioni esercitate e le richieste d’incontro avanzate ai vari Ministeri competenti, Agricoltura e del Lavoro, non si conoscono ancora né tempi né modi sulla liquidazione, da parte dell’INPS, della Indennità giornaliera omnicomprensiva di € 30,00 al giorno per il 2017, nè per la sospensione dell’attività derivante dalle misure d’arresto temporaneo obbligatorio della pesca, relativo all’anno 2018.
Ai lavoratori interessati alla riscossione della indennità temporanea ed altre tematiche inerenti la Pesca, non risultano interventi sostanziali sulla riduzione dei costi del gasolio, sul divieto della pesca del bianchetto, posizione imposta dall’U.E., sul riconoscimento del lavoro usurante e gravoso, mancano ancora chiarimenti sulle modalità attuative nella sua applicazione , sul riconoscimento delle malattie professionali, sulla sicurezza, sugli ammortizzatori sociali in uno alla revisione dell’importo della indennità giornaliera dei 30 €, non sufficiente per sopperire alle difficoltà economiche che i pescatori sopportano per il fermo biologico e alla parificazione dei diritti previdenziali ed assistenziali con altri lavoratori di altri settori produttivi vigenti in Italia.
Sul piano economico, manca un progetto politico di valorizzazione e di rilancio della pesca, in modo da poter superare il gap sulla riduzione delle barche e degli addetti, che ha subito il settore ittico, avvenuto negli ultimi anni di attività, di riqualificazione e rilancio dell’area portuale e commerciale del consorzio ittico di Manfredonia che non fa altro che alimentare il mercato nero dei frutti di mare e del pesce, di anticipo del fermo biologico per l’anno 2018, con inizio dai 15 luglio al 3 settembre, valido per il golfo di Manfredonia.
Su questi temi, la lega di Manfredonia e la Federazione Territoriale della Fai Cisl, sollecitano l Ministeri competenti del nuovo Governo Nazionale, appena insediatosi, ad aprire in tempi assolutamente brevi, il confronto con le organizzazioni sindacali confederali, della Fai Cisl della Flai Cgil e della Uila Uil Pesca, per individuare insieme le criticità che ll settore della pesca è sottoposto, e ricercare insieme, le opportune soluzioni che, da tempo, gli addetti alla pesca attendono, in mancanza si vedranno costretti a proclamare lo stato di agitazione.