Nei giorni scorsi, con un manifesto a firma del Sindaco, il Comune di Monte Sant’Angelo annunciava la convocazione (peraltro da quando si convoca un Consiglio dalle 8.30 alle 18.00 e non ad un orario ben definito?) del Consiglio di Frazione per il rinnovo dello stesso Consiglio di Frazione (Macchia), che svolge funzioni consultive, propositive, conoscitive e d’iniziativa verso l’Amministrazione Comunale su tutte le questioni che riguardano la Frazione; una sorta di associazione di liberi cittadini che non hanno come finalità un Colpo di Stato, ma soltanto far valere il loro diritto di cittadini.
Qualche settimana fa, ci erano giunte notizie che l’Amministrazione d’Arienzo sembra abbia iniziato le manovre per decidere chi potesse e dovesse candidarsi a far parte del Consiglio di Frazione. Se, in effetti, questa cosa dovesse corrispondere al vero, ci troviamo di fronte all’ingerenza di CambiaMonte nelle libere decisioni dei cittadini di Macchia: la storia ci ha sempre raccontato di un PD abituato a decidere le sorti dei popoli senza elezioni democratiche, ma la cosa sarebbe di una gravità inaudita. Ancor più grave è quanto poi accaduto successivamente.
In vista delle elezioni che si sarebbero dovute tenere sabato 23 giugno scorso, molti cittadini di Macchia, come ogni cittadino che vuole esercitare il proprio sacrosanto diritto/dovere al voto e alla candidatura, si sono recati alla delegazione Comunale per manifestare l’intenzione di candidarsi. A riceverli hanno trovato il Consigliere Comunale delegato per la Frazione di Macchia, sig. Vittorio de Padova, e il Responsabile del Settore Affari Generali, rag. Domenico Rignanese.
Sembra che il Consigliere de Padova abbia riferito ai macchiaioli che non potevano essere inseriti nell’elenco degli aspiranti candidati poiché, secondo le leggi vigenti, nessun residente a Macchia è candidabile. Nel contempo, sembra che de Padova abbia proposto la costituzione di una nuova associazione cittadina, perché quella esistente, l’Associazione Cittadina Macchia, non aveva più i requisiti per esistere.
La cosa è stata così grave e ha registrato lo sgomento e la disapprovazione di tutta la comunità di Macchia che domenica 24 giugno, il Sacerdote che ha celebrato messa a Macchia ne ha parlato durante l’omelia, facendo notare come in questo modo si offende la dignità di tutti indistintamente!
Il Consigliere de Padova, il PD, CambiaMonte e l’Amministrazione sicuramente non sanno che non sono loro a dover decidere chi è candidabile e chi non lo è, ma solo la sentenza di un Giudice che, al momento, non risulta sia stata mai emessa. Se poi CambiaMonte e il PD sono convinti che tutti i cittadini di Macchia siano dei delinquenti, hanno l’obbligo non di dirlo durante le elezioni del Consiglio di Frazione, ma di riferirlo agli Organi preposti (non ce ne vogliano i cittadini di Macchia, ma questo esempio sembra l’unico utile per far capire la gravità dei fatti a CambiaMonte e al PD!).
FORZA ITALIA condanna questo modo di fare dell’Amministrazione d’Arienzo, di CambiaMonte e del PD, ai quali ancora una volta sfugge cosa siano democrazia e rispetto della persona; è chiaro che per il PD e per CambiaMonte gli abitanti di Macchia sono cittadini di serie B.
FORZA ITALIA a questo gioco al massacro, all’offesa alle persone, non ci sta. Chiediamo alle Istituzioni sovracomunali di intervenire, di chiarire e di appurare i responsabili di questa azione che definire scempio è poco.
La città è stufa dell’arroganza del PD, di CambiaMonte e dell’Amministrazione d’Arienzo.
FORZA ITALIA chiede con convinzione le dimissioni di tutta la maggioranza: l’offesa anche ad un solo cittadino di Macchia è offesa per tutta Monte Sant’Angelo!
FORZA ITALIA chiede che quanto prima si tengano le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Frazione e che a sovraintenderle ci siano Organi sovracomunali e non l’Amministrazione d’Arienzo che certamente non ha mostrato imparzialità e correttezza. (Fonte: Forza Italia – Monte Sant’Angelo)