Il confronto tra l’ente che gestisce le aree portuali di Manfredonia ed il Comune non è stato mai troppo facile ed in questo momento storico, il dialogo tra questi due enti è diventato particolarmente rovente, causa il rimbalzo di competenze e l’impegno di prestazioni reciprocamente assunte non sempre andate a buon fine. La competenza dell’Autorità Portuale di Manfredonia, oggi Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale presieduta dal Prof. Ugo Patroni Griffi, di cui fanno parte, oltre al porto di Bari, anche Monopoli, Brindisi, Barletta e Manfredonia, ricopre l’area costiera che va dal porto industriale fino al porto turistico “Marina del Gargano” escluso.Con l’istituzione del nuovo Ente è venuta a cadere la convenzione per la pulizia del porto commerciale da parte dell’ASE. Queste le ragioni della sospensione del servizio di pulizia. Anche perché l’allora A. P., pur nella continuazione dell’attività di pulizia da parte dell’ASE, non ha onorato il pagamento delle fatture. Tutto questo si è protratto per ben sei anni. Atteggiamento che ha portato il Comune di Manfredonia a non versare all’A. P. il canone annuo relativo alla tassa di concessione per il Mercato Ittico. La mancata corresponsione delle competenze spettanti all’ASE, ci riferisce il dott. Bianco, dirigente dell’Autorità Portuale di Sistema, è giustificata dal fatto che la convenzione fu stipulata e sottoscritta dal Comune di Manfredonia e l’A.P., pertanto, le spettanze non potevano essere corrisposte all’ASE in quanto soggetto terzo. Queste le motivazioni. Ciò nonostante, sono continuati gli incontri tra l’AdSP e il Comune al fine di trovare le soluzioni più idonee per restituire decoro al porto. Nel frattempo, il presidente Patroni Griffi, con determina del 28 dicembre 2017 firmava la convenzione per l’affidamento all’Ecolmare Gargano srl di Manfredonia, il servizio ordinario di spazzamento, raccolta e smaltimento mediante conferimento a discarica dei rifiuti solidi urbani e assimilati, a decorrere dal 1° gennaio, sino al 31 marzo 2017, per un impegno di spesa di 34.500 Euro. Nelle more di adottare una strategia comune per risolvere il problema, si è provveduto a liberare dalla spazzatura il porto commerciale, ivi compreso la bonifica degli specchi d’acqua e delle spiagge. Ma i problemi non finiscono qui. Nonostante l’impegno degli enti preposti, oltre a invitare per l’ennesima volta i soliti sporcaccioni a conferire i rifiuti nei luoghi stabiliti, sarebbe il caso di intensificare i controlli con l’applicazione di severe sanzioni. Approfittando della squisita cortesia riservataci, abbiamo sottoposto all’attenzione del dott. Bianco alcuni disservizi che meriterebbero attenzione. Ci riferiamo alla disinfestazione, derattizzazione, manutenzione e pulizia degli impianti di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, opere realizzate con il noto appalto di 11 milioni e 400 mila euro (sempre che sia in funzione). Sistemazione delle colonnine per la raccolta delle acque di sentina (ancora depositate in qualche magazzino). Manutenzione delle fioriere e pulizia dalle erbacce negli interstizi delle betonelle. Per non parlare dell’asportazione di tombini e di parte della ringhiera in acciaio inox nella zona riservata alla pesca sportiva. Nel recepire il messaggio, il nostro interlocutore ha promesso di farsi portavoce delle nostre istanze, che sono poi dell’intera comunità, a chi di dovere, sottolineando che il porto di Manfredonia non è solo il porto, ma una porta aperta che merita rispetto.
Matteo di Sabato
Martedì 12 giugno 2018 così si presentavano alcuni punti del molo di ponente
non è possibile che nell’area portuale si produca tanta immondizia, qualcuno da fuori porto usa questi luoghi. Alcuni pescatori non hanno nemmeno la decenza di depositare gli scarti di attrezzi di lavorazione negli appositi spazi.
Ci riferiscono gli operatori della Ecolmare che si occupa della pulizia dei porti che le aree sono state ripulite il venerdì 15 giugno.
Giovedì 21 giugno così si ri-presentavano alcuni punti del molo di ponente