Domenica 22 Dicembre 2024

Tarsu, per non dimenticare

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Correva l’anno 2010 quando, con una “toccante” lettera scaricabarile, l’attuale sindaco Angelo Riccardi annunciava l’aumento della TARSU e assumeva un  solenne impegno: “Non avrei mai voluto scrivervi questa lettera. Conosco bene la sofferenza di tante famiglie… Ho pensato a lungo, insieme alla Giunta, prima di procedere all’aumento e ho esplorato varie possibilità. Poi mi sono convinto che non c’erano vie d’uscita e che l’aumento era necessario…”. “…Quello attuale assorbe l’aumento del 2007 e, nel futuro, non ci saranno altri aumenti”. “…Quello che vi chiedo è un sacrificio necessario per non subire domani altre conseguenze…”

Le elezioni politiche e provinciali del 2008 consigliavano, l’allora sindaco Paolo Campo, di “indisporre” il contribuente in prossimità della chiamata al voto. In futuro, qualche amico/compagno, saprà togliere le castagne dal fuoco. L’elettore ha la memoria corta e premia, per non aver subito tale “indisposizione”, Paolo Campo elegendolo a Consigliere Regionale dopo una pausa provinciale.

Sembra che la Tarsu perseguiti il nostro sindaco, già Condigliere Regionale con Paolo Campo sindaco.

A distanza di otto anni, dalla promessa non più aumenti TARSU e l’avvio della raccolta porta a porta, il sindaco è costretto a cimentarsi in un’altra lettera; questa volta priva di promesse ma con autoassoluzione. Le responsabilità sono da attribuire a fattori “endogeni” perché: “…i costi di trasporto e smaltimento dei rifiuti, passati da 80 a 180 euro a tonnellata… se… non avessimo adottato il sistema di raccolta porta a porta… quello che si sarebbe prodotto nelle tasche dei cittadini sarebbe stato un vero salasso…”

Ancora una volta siamo costretti a ingoiare il rospo, pagare, tacere e dimenticare. Con il metodo consolidato del mantenimento dello stato di bisogno, dei favori e delle promesse, si riesce ad aggiocare il popolo docilmente. Al popolo non interessa conoscere le tonnellate di rifiuti conferiti in discarica, le tonnellate di vetro, carta, plastica e metalli recuparati, quali i ricavi e quanto si è risparmiato sulla ecotassa.

Il valore della trasparenza è e rimane una chimera; favorita anche dalla sciente scelta di controllori inclini a mimare le tre scimmiette.

Al danno la beffa. Nonostante il salasso, i cittadini di Manfredonia sono costretti a vivere in un ambiente malsano e invaso da rifiuti.

Addossare la colpa, esclusivamente alla minoranza di incivili che abbandona rifiuti dappertuotto, è riduttivo. Sarebbe opportuno rivedere le competenze del personale addetto alla nettezza urbana, visto che, la rimozione dei rifiuti abbandonati, non sembra competere ai netturbini e ai facenti funzione; beneficiari di sussidi vari. Se così fosse necessiterebbe altro pesonale con specifiche competenze e funzioni, nuove assunzioni, nuovi costi, nuovi salassi e nuove… Lcosì come e stata l’idea dell’acquisto e l’uso del Vorax, strumento per la rimozione degli escrementi dei cani.

Pagamenti di tasse e tributi sono imposti per legge. Un costo commisurato al servizio offerto non è previsto per legge così come non è previsto che paghi chi disamministra. A pagare sarà sempre e solo il contribuente onesto.

Pino Delle Noci

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Commenti

  • Egregio Delle Noci, il cittadino, a fronte della mancata pulizia stradale, può anche non pagare la TARI, in quanto la cartella esattoriale e’ un avviso “bonario”, emesso da una società che, anche il segretario generale del comune ha dichiarato, non ha i titoli giuridici per espletare il servizio esattoriale. Con il suddetto avviso, anche se il cittadino non paga, non incorre in aggravi di spesa tipo sanzioni ed interessi, ma sarà tenuto a pagare le spese di notifica. Ho scritto alle opposizioni per una raccolta firme per chiedere la riduzione della TARI, ma fanno e dichiarano di tutto, ma non quello che e’ necessario fare. Ho la strana impressione che qualcuno, senza le indennità consiliari, non riesce a mettere il piatto in tavola, potrei anche sbagliarmi ma…..Allora continueranno a trattarci a pesci in faccia e come bancomat all’occorrenza. Saluti

    Pasquino 12/06/2018 8:30 Rispondi

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