In un clima politico di grande incertezza a Manfredonia si cerca di capire il futuro del governo cittadino, lo abbiamo chiesto al Prof. Italo Magno, consigliere comunale, referenze dell’Associazione Manfredonia Nuova.
Professore, una nuova politica per Manfredonia, qual’è la proposta di Manfredonia Nuova? “Manfredonia è nata in una località baciata dalla Natura, distesa ad arco su uno dei più bei golfi dell’intero Adriatico, con un generoso mare ed il collegamento con l’oriente, con il quale nel passato ha intessuto scambi commerciali e culturali; ha un’estesa campagna da incentivare con colture irrigue ed innovative; zone umide che possono diventare una grande attrattiva per un turismo annuale, se ben curate e valorizzate. Nel passato si sono attuati grossi investimenti che hanno prodotto solo lavoro temporaneo ed un’economia assistita, che ha poi lasciato nel nostro solo cimiteri industriali ed un grave inquinamento. Oggi bisogna puntare su uno sviluppo che valorizzi le vocazioni della città, a cominciare dal mare. La riapertura del mercato ittico può essere la base per il rilancio di Manfredonia. La chiusura del mercato ittico ha portato a Manfredonia il trust, che arricchisce solo i grossisti, immiserendo i pescatori. Il rilancio della concorrenza darebbe più guadagno ai pescatori, aumentando gli occupati; inoltre nel mercato ittico si potrebbe praticare la televendita, con acquisti provenienti da ogni parte d’Italia, a cominciare dai ristoranti; la vendita del pesce di qualità e quella a Km. 0, venduto nel mercato direttamente ai privati. Bisogna guardare innanzitutto alle vocazioni del territorio, fare impresa con le opportunità offerte dai fichi d’india, che possono alimentare la produzione di mangimi agricoli e per l’itticoltura; dalle pale degli stessi fichidindia, buoni per crene curative e di bellezza; dalla triturazione dei bivalvi, utilizzabili per la produzione di calcio purissimo, quali alleggeritori di cemento e per la produzione di rivestimenti per la pavimentazione. Sono solo alcuni esempi di uno sviluppo d’impresa compatibile con l’ambiente. A questi aggiungo solo la potenzialità di un piano di recupero del centro storico, inesistente a Manfredonia, e la potenzialità di un progetto, a costo zero, da noi fatto elaborare da uno staff di architetti: l’Acquario del Golfo, con una potenzialità occupazionale di almeno 300 unità e sarebbe un enorme richiamo turistico, con un parcheggio sotterraneo di una potenzialità di circa trecento macchine. Per non parlare delle potenzialità turistica che non punti più sulla movida, sul chiasso indiavolato, sul richiamo di un giorno e sulla volgarità, ma punti sulla cultura, sulla bellezza della città, sulla sua pulizia, sulla valorizzazione delle ricchezze storiche di Manfredonia è piena, che vanno custodite e valorizzate, a dalla pulizia del mare”.
Cosa ne pensa della politica e degli uomini che hanno governato la città di Manfredonia negli ultimi 20 anni? “La verità è sotto gli occhi di tutti! Per governare meglio potrebbe bastare solo fare il contrario di quello che hanno fatti gli attuali amministratori. Ma sappiamo che si può fare molto di più. Dai giovani potrebbe venire un grande appoggio ad una diversa politica fatta per la città. Vent’anni di una politica fatta per i pochi, nelle camere segrete di tre o quattro maneggioni che decidevano solo affari e spartizioni, hanno allontanato i giovani, lasciando spazio nei partiti solo a sacche di clientele in attesa di un posto”.
Un giudizio sul nostro sindaco Riccardi, “è un pessimo amministratore ma sa usare bene tutti gli strumenti persuasivi e pervasivi della politica malata, contro cui si è abbattuto il giudizio popolare del 4 marzo. Negli ultimi anni questa politica ha annichilito ogni opposizione, con premi e minacce ed alla fine la città si è adagiata al suo volere, producendo un popolo di sudditi, che da quattro anni l’opposizione cerca di rialzare a livello di cittadini, in buona parte riuscendoci”.
Crede sia possibile un cambiamento di rotta anche a Manfredonia così come è successo in Italia dal 4 marzo? “Io ci credo, perché ora l’opposizione esiste ed ha messo a nudo gli uomini che hanno così male governato. Io ci credo e ce la sto mettendo tutta per formare giovani e meno giovani onesti e con grandi ideali da mettere al servizio della città”.
Crede sia sufficiente quello che stanno facendo le forze di opposizione nella nostra città? “L’opposizione ha fatto tantissimo, mettendo a nudo le gravi responsabilità del re e della sua corte. Con le nostre denunce adesso questi cattivi amministratori sono allo scoperto e non possono più ingannare nessuno. In seguito al nostro lavoro, e di tutta l’opposizione, hanno ora addosso tutte le autorità di controllo e, anche se in Italia le cose vanno a rilento, alla fine chi deve pagare pagherà. Il sindaco è giunto allo stremo ed è quasi arrivato alle dimissioni, ma poi ha avviato la “campagna acquisti” e, pur traballando, sta ancora abbarbicato al suo potere, usando le debolezze di alcuni consiglieri senza partito e forse senza dignità. Anche la città è stata usata in tutti questi anni, per debolezza o per ignavia. Ma ora la città non ha più scusanti. Se ha veramente preso coscienza degli errori del passato devi farsi sentire. Noi aspettiamo che ci diano un segnale, ma il segnale deve essere forte e sicuro, perché un flop rafforzerebbe i responsabili dello sfascio. Il popolo ha sbagliato, affidandosi a persone inadeguate che promettevano posti o favori e nascondevano le magagne. Adesso spetta soprattutto al popolo farsi sentire, come si è fatto sentire nel passato, con lotte memorabili. Appena questo avverrà noi ci metteremo alla sua testa per ottenere, finalmente, la rinascita di Manfredonia. Io ci spero”.
intervista di Raffaele di Sabato
Egregio consigliere comunale Magno a quando una raccolta firme per la riduzione della TARI???? Sembrate tutti d’accordo nel voler buttare il re giù dalla torre ma poi, quando si presenta l’occasione ghiotta, tutti a non fare niente. Perché???? E’ questo che mi fa venire seri dubbi. In attesa di leggerla cordialmente saluto