Domenica 22 Dicembre 2024

TRENO TRAM: il Comune e la Regione contro il tempo

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Il progetto Treno-Tram è nell’agenda politica di Capitanata dal lontano 2009 grazie allo stanziamento dei fondi europei destinati alle opere regionali del “Programma stralcio di interventi di Area Vasta Capitanata 2020”, i quali diedero il beneplacito al disegno iniziale. Su carta, la linea ferroviaria avrebbe collegato il triangolo Manfredonia-Foggia-Lucera, con tanto di fermate interne ai comuni, con la futura ambizione espansiva in altre città del litorale garganico. Nel luglio 2010, la delibera n° 283 della Giunta comunale manfredoniana approvò il progetto concernente, l’ammodernamento della stazione di Siponto e la realizzazione del nodo di scambio intermodale “Manfredonia Ovest”, consegnato – onorando i patti – a Reti Ferroviarie Italiane nel 2015. Da quel momento in poi, i disastri: dal 2016 il progetto fu omesso da ogni pianificazione dei fondi del c.d. “Patto per il Sud” per poi ricomparire nel 2017 tra i progetti proposti sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione nel periodo di programmazione 2014-2020 con un’attribuzione di fondi pari a 50 milioni di euro. Nell’aprile dell’anno corrente, l’amministrazione Riccardi sollecitò la regione Puglia a una rapida risoluzione poiché i fondi rischiano di tornare al mittente e le cose non vanno come pianificato: la Giunta regionale sta attualmente pensando di definanziare il progetto e il Ministero dei Trasporti è d’accordo. Il progetto è troppo costoso. RFI sostiene a riguardo che 50 milioni di euro siano appena sufficienti a creare le infrastrutture, ma non al finanziamento dei treni ibridi idonei alla penetrazione urbana (peraltro sul connubio linea di contatto/idrogeno la Regione “non ha ritorni dal campo sull’efficacia di tale sistema di alimentazione…”). I rotabili e gli annessi studi di sviluppo della progettazione, infatti, comporterebbero un ulteriore costo di 22 milioni; da qui la necessità di reperire ulteriori risorse, rompicapo dell’amministrazione Emiliano che adesso è alle prese con un approfondimento in relazione alle esigenze trasportistiche sul territorio. Più che un braccio di ferro tra i soggetti interessati, un probabile flop di pianificazione dal principio che potrebbe regalare al territorio le ennesime cattedrali nel deserto destinate al degrado e allo sciacallaggio. Il Comune di Manfredonia, da parte sua, è molto attivo e i contatti con gli altri enti avvengono a cadenza mensile. La palla è attualmente alla Regione che auspica una riunione con i soggetti interessati, da concordare per le vie brevi dato che con i fondi FSC le obbligazioni giuridicamente vincolanti per l’affidamento dei lavori dovranno essere assunte entro il 31 dicembre 2019.

Antonio Raffaele La Forgia

 

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