Mercoledì 13 Novembre 2024

La politica del Cambiamento: a Manfredonia chi verrà dopo di loro?

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Con la fiducia al Governo Giallo – Verde l’Italia respira i primi giorni della Terza Repubblica che dovrebbe dare una sferzata e una ventata nuova alla gestione di un’Italia martoriata da tasse, burocrazia, disservizi e corruzione. E se il governo nazionale inizia a prendere le misure tra numeri, programmi e le tante cose da riformare, a Manfredonia si tira a campare, e con grandissime difficoltà. Una cassa comunale più vuota del nulla, debiti fin quanto se ne vuole, strade sporche e dissestate, poco lavoro, una maggioranza politica che ancora non vede uno spiraglio di luce, grazie ad un manipolo di mercenari di turno. Venti anni di una politica che ha mangiato, ha fatto mangiare e ha affamato una delle città più belle dell’Adriatico, vanificando le tante opportunità e risorse che avrebbero potuto rendere Manfredonia una città “ricca”. Una città a cui è mancata la spina dorsale, la dignità e una identità che poteva farci diventare qualcosa di più rispetto alle macerie che in qualche modo, la nuova generazione politica, dovrà, non con poca fatica, ricostruire ripartendo dal fondo. Il 4 marzo lo ricorderemo come il giorno del cambiamento, la maggioranza degli italiani ha chiesto di cambiare registro, cambiare uomini, cambiare la politica. Possiamo solo augurarci che ciò avvenga veramente, per il bene di tutti. I portavoce del PDdi Manfredonia ammettono: “A livello locale, è inutile nasconderci dietro a un dito, c’è una difficoltà tangibile. Non tutto si può risolvere sempre con la logica dei rapporti di forza, occorre riconnettersi con la città…”.E se da un lato è da elogiare l’ammissione di responsabilità dall’altro occorre comprendere il sistema che questa politica ha creato, portando solo sfiducia e difficoltà nel progettare il nostro futuro. “I giovani di Manfredonia sono sempre più scollati dalla partecipazione alla politica attiva, probabilmente arrabbiati verso una classe dirigente che non ha saputo cogliere il malessere e il malcontento che a tutt’oggi serpeggia tra i giovani, atteso l’alto tasso di disoccupati e inoccupati della nostra città che certificano ancora una volta il fallimento amministrativo incapace di cogliere le opportunità che i governi centrali hanno concesso. – Èciò che attesta Cristiano Romani capogruppo cittadino di Forza Italia. – Al Sindaco Riccardi va riconosciuto di essere un‘animale politico’ o meglio un istrione capace di scansare gli agguati politici che la sua stessa maggioranza risicata gli tende” conclude Romani. Antonio Novelli referente cittadino della Lega per Salvinilo scorso 20 maggio è sceso in piazza con il suo gruppo per raccogliere le adesioni per il contratto di governo Lega-5 Stelle. “Alla domanda se favorevole al governo Giallo-Blu, in sole 8 ore abbiamo raccolto 526 pareri di cui 523 sì e 3 no, tra la fascia di età 30\50. Èmancato il parere dei giovani under 30, ragazzi sempre un po’ lontani dalla partecipazione fisica, sempre più attivi alle consultazioni on line, che porta nella maggior parte dei casi ad una visione distorta. Il modo di fare di chi amministra, allontana i più giovani dalla politica, ma questo non significa che i ragazzi non sono interessati, quando si parla con loro molti adulti commettono l’errore di non ascoltarli”. Italo Magno di Manfredonia Nuovasi unisce al coro di coloro che chiedono il cambiamento: “Per governare meglio la nostra città potrebbe bastare solo fare il contrario di quello che hanno fatto finora gli attuali amministratori. Dai giovani potrebbe venire un grande appoggio ad una diversa politica fatta per la città. Vent’anni di una politica fatta per i pochi, nelle camere segrete di tre o quattro maneggioni che decidevano solo affari e spartizioni, hanno allontanato i giovani, lasciando spazio nei partiti solo a sacche di clientele in attesa di un posto. Riccardi è un pessimo amministratore ma sa usare bene tutti gli strumenti persuasivi e pervasivi della politica malata, contro cui si è abbattuto il giudizio popolare del 4 marzo”. Massimiliano Ritucci, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, augura per Manfredonia un governo del cambiamento come appena avvenuto a livello nazionale: “La situazione è ormai precipitata per questa classe politica, che è riuscita a governare per oltre 20 anni, creando sistemi clientelari molto spesso legati alla disperazione. Riccardi ha approfittato di un momento storico di totale distrazione e disinteressamento delle dinamiche politiche da parte dei giovani e meno giovani del territorio. Si è circondato di gente che gli ha garantito, e continua a farlo, un sostegno incondizionato. Sempre più giovani e meno giovani si avvicinano al Movimento 5 Stelle senza aspettarsi nulla in cambio, con la sola voglia di essere protagonisti di un vero cambiamento. Stiamo pianificando un’alternativa di governo per le prossime amministrative. Si sono creati vari gruppi di lavoro monotematici, sviluppando progetti sostenibili e compatibili con la situazione che verrà lasciata in eredità dall’attuale Amministrazione. Servono figure tecniche competenti supportate da un gruppo politico che farà da indirizzo e garantirà la fiducia per tutta la durata della legislatura, con lealtà e valida collaborazione, non con il ricatto, come siamo abituati ad assistere”.24 sono i consiglieri comunali e 13 le persone attorno alle quali balla la maggioranza della Coalizione Manfredonia 2020. Un gruppo politico ormai scollato, ognuno per sé, ognuno si sente l’indispensabile tredicesimo uomo che dà il giusto peso per far muovere l’ago della bilancia verso la “continuità”. E come potrebbe essere di poco conto la citazione di Marino Bianco che sentenzia: “Ricorda che gli italiani prima marciano con te, poi ti appendono a testa in giù”. L’effetto della fiducia tradita.

Raffaele di Sabato

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