In questi giorni, a San Severo, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ha inaugurato un nuovo percorso per Casa Sankara. L’ampliamento dei posti dedicati all’accoglienza degli immigrati (da 125 a 250) è stato un gesto stupendo, importante e carico di significato per quelle che sono le ingerenze del nuovo Governo insediatosi in questi ultimi giorni. Nella cornice di una delle città più importanti del Tavoliere, Emiliano ha ricordato l’impegno di Stefano Fumarulo, a cui è ispirata l’azione di ampliamento 
della struttura. Eppure, il nostro caro Governatore, terminata la cerimonia di inaugurazione della nuova Casa Sankara, ha raggiunto la città di Taranto per assicurare la sua presenza alla manifestazione di estrema destra dal titolo “Fortemente Credere”. Quello a cui abbiamo assistito non si tratta di un semplice dono dell’ubiquità, quanto della massima rappresentazione dell’ipocrisia di un politico che – come ha sottolineato Bavaro (SI) – ormai sta con tutti. Di Emiliano conosciamo tutto. La sua storia, la sua provenienza e i suoi altalenanti valori politici. A guardarlo dall’esterno del Partito Democratico – ma anche dall’interno, non prendiamoci in giro – sorge spontanea la domanda «ma cos’ha Emiliano di sinistra?».
A quest’ultimo gesto, si può aggiungere una lunga serie di eventi sconcertanti a lui collegati. Eppure, per non essere molto indelicati, scegliamo di evidenziare gli avvenimenti più recenti. Le offese spudorate lanciate nei confronti di Carlo Calenda, la gioia mostrata per le “valigie” preparate dal Governo PD, la volontà spietata di voler firmare a tutti i costi il contratto di governo con l’intesa M5S – Lega e, infine, la sua presenza al raduno della Gioventù Nazionale, con tanto di T-shirt tra le mani e foto di rito. Ecco come, tra noi militanti, si insinuano fino a raggiungere alti livelli di diffusione, i quesiti morali che riguardano la figura di Michele Emiliano in terra pugliese. Al di là di quella che è la sua carica istituzionale – può celebrare e presenziare tutte le manifestazioni che desidera, altroché -, l’attuale Presidente della Regione Puglia è membro “autorevole” del Partito Democratico nazionale. Lasciarsi immortalare mentre si sfoggiano determinati vessilli non è un modo corretto di agire, soprattutto irrispettoso nei confronti della giovanile del partito di cui detiene la tessera. Come può, ad oggi, restare negli schieramenti di un partito come il PD un uomo che vacilla a destra e a manca pur di mantenere il consenso elettorale? Come può, un membro del partito democratico, passare da una manifestazione dedicata all’accoglienza degli immigrati ad una organizzata da uno schieramento politico che vuole lasciarli morire in mare? Come può, al netto di tutto questo, Michele Emiliano pontificare su chi possa considerarsi membro del Partito democratico oppure meno?Come può, Michele Emiliano, restare ancora nel Partito Democratico? Sono proprio queste le domande che ci poniamo ogni giorno, domande che hanno una chiara soluzione: che Michele Emiliano continui a ricoprire il suo ruolo istituzionale fuori dal PD. Noi, Giovani Democratici Manfredonia, da tempo non lo riconosciamo più come esponente del nostro partito. Con quello che è accaduto nelle ultime ore, è ormai sopraggiunta la dimostrazione tangibile del suo inconsistente spessore politico.Abbiamo atteso troppo a lungo; adesso è arrivato il momento di dire basta.
della struttura. Eppure, il nostro caro Governatore, terminata la cerimonia di inaugurazione della nuova Casa Sankara, ha raggiunto la città di Taranto per assicurare la sua presenza alla manifestazione di estrema destra dal titolo “Fortemente Credere”. Quello a cui abbiamo assistito non si tratta di un semplice dono dell’ubiquità, quanto della massima rappresentazione dell’ipocrisia di un politico che – come ha sottolineato Bavaro (SI) – ormai sta con tutti. Di Emiliano conosciamo tutto. La sua storia, la sua provenienza e i suoi altalenanti valori politici. A guardarlo dall’esterno del Partito Democratico – ma anche dall’interno, non prendiamoci in giro – sorge spontanea la domanda «ma cos’ha Emiliano di sinistra?». A quest’ultimo gesto, si può aggiungere una lunga serie di eventi sconcertanti a lui collegati. Eppure, per non essere molto indelicati, scegliamo di evidenziare gli avvenimenti più recenti. Le offese spudorate lanciate nei confronti di Carlo Calenda, la gioia mostrata per le “valigie” preparate dal Governo PD, la volontà spietata di voler firmare a tutti i costi il contratto di governo con l’intesa M5S – Lega e, infine, la sua presenza al raduno della Gioventù Nazionale, con tanto di T-shirt tra le mani e foto di rito. Ecco come, tra noi militanti, si insinuano fino a raggiungere alti livelli di diffusione, i quesiti morali che riguardano la figura di Michele Emiliano in terra pugliese. Al di là di quella che è la sua carica istituzionale – può celebrare e presenziare tutte le manifestazioni che desidera, altroché -, l’attuale Presidente della Regione Puglia è membro “autorevole” del Partito Democratico nazionale. Lasciarsi immortalare mentre si sfoggiano determinati vessilli non è un modo corretto di agire, soprattutto irrispettoso nei confronti della giovanile del partito di cui detiene la tessera. Come può, ad oggi, restare negli schieramenti di un partito come il PD un uomo che vacilla a destra e a manca pur di mantenere il consenso elettorale? Come può, un membro del partito democratico, passare da una manifestazione dedicata all’accoglienza degli immigrati ad una organizzata da uno schieramento politico che vuole lasciarli morire in mare? Come può, al netto di tutto questo, Michele Emiliano pontificare su chi possa considerarsi membro del Partito democratico oppure meno?Come può, Michele Emiliano, restare ancora nel Partito Democratico? Sono proprio queste le domande che ci poniamo ogni giorno, domande che hanno una chiara soluzione: che Michele Emiliano continui a ricoprire il suo ruolo istituzionale fuori dal PD. Noi, Giovani Democratici Manfredonia, da tempo non lo riconosciamo più come esponente del nostro partito. Con quello che è accaduto nelle ultime ore, è ormai sopraggiunta la dimostrazione tangibile del suo inconsistente spessore politico.Abbiamo atteso troppo a lungo; adesso è arrivato il momento di dire basta.
Giovani Democratici Manfredonia
