E’ tempo di analisi e riflessioni per Mirko Di Fiore, presidente del Manfredonia Football Club, al termine di una stagione amara, iniziata bene ma terminata male, con la retrocessione dei suoi ragazzi in Seconda Categoria. Dichiarazioni importanti, quelle dell’imprenditore sipontino, che lasciano spazio a diverse interpretazioni anche in merito ad un suo presunto interesse alle vicissitudini del Manfredonia Calcio, col suo nome costantemente tirato in ballo nel nuovo progetto sportivo di cui tanto si parla in queste settimane.
Presidente, tutto si poteva pensare ad inizio stagione tranne che il Manfredonia FC retrocedesse in Seconda Categoria
“Si, eravamo partiti con tanto entusiasmo nonostante le varie difficoltà, convinti di poter disputare un discreto campionato di Prima. Purtroppo il campo ha detto il contrario e ci ha condannato alla retrocessione, probabilmente sotto alcuni aspetti meritata perché, ad esempio, fare un solo punto fuori casa in un intera stagione è inammissibile”.
Ecco, uno dei problemi ce l’ha svelato, diciamo. Ma nel complesso, perché i blues hanno fallito?
“Sicuramente per una serie di ragioni: si vince e si perde insieme, sempre. Come società abbiamo commesso degli errori, soprattutto di logistica e nel corso della stagione li abbiamo pagati. A livello tecnico, era giusto ripartire con Elia Gravinese, persona che rispetto e stimo, ma probabilmente il gruppo di ragazzi a sua disposizione non era abbastanza pronto ad affrontare un campionato tosto come la Prima, molto vicino ad una Promozione per il livello tecnico e di esperienza e questa cosa l’abbiamo pagata totalmente. Se poi ci mettiamo la poca costanza negli allenamenti, i diversi infortuni e le tante, troppe squalifiche arrivate, la maggior parte evitabili…è comunque chiaro che la squadra non ha dato feedback positivi ai continui stimoli del suo allenatore e così siamo qui a commentare una retrocessione amara, che vanifica tutti i sacrifici fatti: economici e non solo. Peccato, poteva e doveva finire diversamente”.
Epilogo amaro che potrebbe portare ad un nuovo inizio. Esisterà ancora il Manfredonia FC?
“Mi sono preso un pò di tempo per pensare al futuro di questa società. E’ stato un anno duro, difficile sotto diversi punti di vista e la retrocessione è stato il culmine di tutto ciò. Con i miei più stretti collaboratori valuteremo il da farsi nelle prossime settimane, cercando di capire se ci sono le condizioni per ricominciare: nel caso, sicuramente faremo domanda di ripescaggio in Prima e ci riorganizzeremo, dallo staff tecnico alle cariche dirigenziali, com’è giusto che sia dopo una stagione fallimentare”.
Mirko Di Fiore accostato di recente ad un nuovo progetto sportivo riguardante il Manfredonia Calcio. Cosa c’è di vero?
“Ho sempre detto di essere disponibile a dare il mio piccolo contributo alla causa ma soltanto a delle condizioni specifiche, altrimenti continuo a fare tranquillamente il mio mestiere. Si parla di nuovo progetto, ma di realmente nuovo fino a questo momento leggo e vedo ben poco. Certo, qualche segnale c’è stato ma ad oggi non esistono le giuste condizioni per far si che io possa essere coinvolto in questo fantomatico nuovo Manfredonia Calcio”.
Area Comunicazione Manfredonia FC