Giovedì 21 Novembre 2024

Gli alunni del Roncalli in un convegno per relazionare sul monitoraggio di “Open coesione”

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Criticità e prospettive della ristrutturazione del complesso abbaziale di “San Leonardo”

Il monitoraggio civico con Open Coesione del team “Guilielmus” del liceo “A.G.Roncalli” di Manfredonia ha interessato i finanziamenti pubblici stanziati per il complesso abbaziale di “San Leonardo Abate”. Si tratta di un’antica chiesa dell’XI secolo, situata a 10 km da Manfredonia, nella zona denominata Lama Volara. La progettazione ha attirato un finanziamento complessivo di 6.155.765,69 euro. L’ente attuatore è stata la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Puglia, che ne ha curato la gara d’appalto il 18.09.2013, aggiudicata il 7.04.2014 alla ditta Cobar di Altamura. Lo scopo dell’intervento pubblico è stato quello di valorizzare e recuperare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, per aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio, migliorando la qualità della vita dei residenti e promuovendo nuove forme di sviluppo economico sostenibile. Nel dettaglio i lavori di restauro e ristrutturazione hanno riguardato: la chiesa di “San Leonardo” con annesso convento, la riqualificazione paesaggistica, la recinzione e la realizzazione di un parcheggio. Il periodo di esecuzione del delicato intervento è stato dal 22.01.2015 al 12.08.2016.
D’atra parte, però, a cantiere chiuso, il monitoraggio condotto dalla classe III A del “Roncalli” ha fatto emergere alcuni punti di criticità, raccontati durante un convegno organizzato alla presenza dei pubblici amministratori locali. Nel complesso l’intervento di restauro è risultato trasparente nella cantabilità e ben riuscito, visto anche la scelta di tecniche di lavoro desunte dalla ricerca storica degli architetti. Il merito va al lavoro di ricerca dei progettisti, alla Soprintendenza, alla ditta che ne ha ben curato il restauro e a diverse altre figure. Tra le criticità rilevate dal team “Guilielmus” di Manfredonia, il cui nome si riferisce all’epigrafe esterna riportata sul muro della chiesa, si evidenziano: l’incompletezza della musealizzazione dei reperti archeologici ritrovati durante i lavori; l’insufficienza recettiva del piccolo parcheggio nel complesso abbaziale; la scarsa segnaletica per l’attrattiva turistica; il recupero di antiche opere d’arte dell’abbazia collocate, per motivi di sicurezza dall’arcidiocesi sipontina, in altre chiese; l’approfondimento delle responsabilità contrattuali degli enti preposti alla risoluzione della pericolosità della strada SS89 ad alto scorrimento veloce, visti anche la dimostrata alta incidentalità. Un attento e puntiglioso lavoro di ricerca condotto dagli alunni del liceo “Roncalli”, che unito alle varie sollecitazioni con gli attori progettuali preposti, ha portato anche a delle soddisfazioni. Nel dettaglio: per il polo museale si è trovato un altro finanziamento POIn di 400 mila euro; il parcheggio interno sarà ampliato mediante l’acquisizione, da parte del comune di Manfredonia, del terreno adiacente allo stesso. Ma la notizia più soddisfacente per il percorso di “a scuola di open coesione”, intrapreso dagli alunni con il tutoraggio dei docenti Domenico Facciorusso e Lorenzo Di Candia, è quella relativa dalla soluzione della viabilità della SS89, rilanciata durante il suddetto convegno scolastico: l’ANAS ha dato il benestare al tanto agognato progetto di adeguamento mediante la realizzazione dello spartitraffico, cavalcavia e tunnel pedonale per raggiungere senza pericolo l’Abbazia di S. Leonardo in Lama Volara. L’annuncio ufficiale, il 2 maggio scorso, in un incontro tecnico tenutosi presso la sede provinciale dell’ANAS. In quella sede è stata formalizzata la richiesta perché si dia il via libera al documento definitivo da sottoporre agli enti interessati. Un progetto nato nel 1970 e mai realizzato. Dopo le reiterate sollecitazioni da parte dell’Amministrazione comunale di Manfredonia, finalmente, agli inizi del 2019, dopo l’acquisizione dei pareri prescritti dalla legge, dovrebbero iniziare i lavori, grazie ai finanziamenti del “Fondo di sviluppo e coesione”. Il conclusione, dal raffronto tra il prima ed il dopo i lavori del complesso abbaziale, emerge l’alta qualità dell’intervento, mediante l’utilizzo di tecniche antiche. Degno di nota anche la ristrutturazione adeguata dell’antico foro gnomonico legato al solstizio d’estate. Quest’ultimo potrebbe essere un’ulteriore punto di forza per promuovere l’attrattiva turistica. La presenza, poi, dei religiosi all’interno della ristrutturata abbazia viene ad essere la garanzia del rispetto e custodia delle origini storiche della stessa, per la caldeggiare il benessere spirituale del territorio. A tal fine, la presenza dell’ Hospicium, la struttura voluta già agli arbori del complesso abbaziale per accogliere i pellegrini diretti al San Michele del Gargano, viene ad essere un’altra risorsa su cui investire per stimolare una ben ponderata attrattiva turistica religiosa-culturale.

Il team “Guilielmus” del liceo “A. G. Roncalli” di Manfredonia

 

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