Finisce con la discesa agli inferi della Seconda Categoria il campionato dei blues di Elia Gravinese, che perdono amaramente in casa senza passare nemmeno dai playout. Il “miracolo” riesce invece al Giovinazzo, dopo aver disputato un campionato come fanalino di coda stravince l’ultima gara in casa e scavalca il Donia, andandosi a giocare la permanenza proprio con i molfettesi. Ironia della sorte.
Retrocessione figlia di un campionato totalmente negativo per la squadra sipontina, che nonostante qualche lampo isolato e un discreto calcio, numeri alla mano non è mai riuscita a trovare la giusta continuità di risultati, pagando a caro prezzo l’inesperienza della rosa allestita, che abbinata ai tanti cali di concentrazione e all’alto tasso di nervosismo mostrato è risultata fondamentale, poi, ai fini dell’intera stagione. Certo, sono diverse le attenuanti (rosa corta, infortuni, squalifiche, abbandoni improvvisi) che hanno penalizzato il giovane tecnico sipontino Gravinese, che quasi mai ha potuto “scegliere” l’undici da schierare; ma il risultato ottenuto sul campo è inesorabile e vanifica i tanti sacrifici fatti da tutti, squadra e società, rimasta in silenzio al termine del match.
La cronaca vede il Donia poco incisivo nei primi 45’, caratterizzati da un paio di conclusioni velleitarie di Tomiri e Nenna e dalla Virtus disposta bene in campo e soprattutto in difesa, da dove cercava poi di ripartire con lanci lunghi a cercare le due punte.
Più vivace la ripresa, che si apre con la traversa colpita dopo pochi minuti di Binetti, protagonista poi di un brutto incidente di gioco che lo costringerà ad uscire immediatamente dal campo: per lui qualche punto di sutura e 24 h di osservazione in ospedale. Dopo la sospensione forzata del gioco, si riparte subito con il vantaggio degli ospiti:
al 12’ punizione di Salvatore De Gennaro dal limite destro dell’area calciata direttamente in porta e palla nell’angolino basso opposto. Il gol è una mazzata psicologica notevole per Ciullo e compagni, che provano a creare qualcosa ma subiscono anche il raddoppio al 25’ con De Cesare, che insacca sotto la traversa favorito da una disattenzione difensiva.
E’ difficile rialzare la testa, sotto di due gol, ma l’orgoglio del Manfredonia FC porta i suoi frutti al 36’, quando Giaccone in scivolata approfitta di una palla-dentro e accorcia le distanze (9 gol in stagione per lui) e tenendo accesa la speranza dei padroni di casa che approfittano dello sbandamento difensivo della Virtus cercando un insperato pareggio su palla inattiva con Vitulano (traversa), Trotta e poco dopo con l’invenzione di Totaro, con una rovesciata che si stampa sulla traversa smorzando ogni tentativo. Dopo 3’ di recupero, il direttore
di gara (buona la sua prestazione) decreta la fine dei giochi: Virtus Molfetta ai playout, Manfredonia FC in Seconda.
Il tabellino || Manfredonia FC – Virtus Molfetta 1-2
MANFREDONIA FC: Fiotta, Nenna (48’st M. Gramazio), Lupoli (14’st Paglione); Ang. De Fabritiis (14’st Ant. De Fabritiis), Marmo (18’st ), Vitulano; Tomiri, Totaro, Giaccone, Trotta, Ciullo.
A disp. A. Gramazio, Vaccarella. All. Elia Gravinese
Virtus MOLFETTA: Caputi, Turtur (23’st Dipinto), Beefnah; G. De Gennaro (22’st Salvemini), Porcelli, De Candia; Pesce, Germinario, Binetti (14’st De Cesare), Manneh (30’pt M. Amato), S. De Gennaro (27’st Mininni).
A disp. R. Amato, Palermo. All. Giancarlo Deruvo
ARBITRO: Antonio Daloiso di Taranto
MARCATORI: 12’st De Cesare (V), 25’st S. De Gennaro (V), 36’st Giaccone (M)
AMMONITI: Totaro, Vitulano (M); Germinario, S. De Gennaro, Salvemini (V)
NOTE: Giornata soleggiata ma afosa, terreno in sintetico. Spettatori 200 circa. Al 14’st allontanato il