Da un paradiso naturale – quello che abitiamo e che il nostro Arcivescovo ha da subito amato, ripetutamente raccontato e invitato più volte a tutelare e proteggere – al vero Paradiso, il suo cammino, ne sono certo, sarà breve.
Monsignor Castoro, Arcivescovo di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo, ha terminato i suoi giorni sulla Terra. Io l’ho conosciuto: con il Comitato per la Festa Patronale ho incontrato la sua forza e la sua bontà, con l’Agenzia del Turismo e le politiche culturali mi ha affascinato con la sua capacità di cogliere e sublimare la bellezza.
Il suo amore per la comunità – per ogni singola donna e uomo della nostra comunità – il suo ardore nell’invito a risolverne le difficoltà, le sue invocazioni per i più deboli lo hanno innalzato a guida di un popolo che riscopre la voglia di rimettersi in cammino. Ci mancherà, come solo le persone più care possono mancare; ma mi piace pensare che, adesso e da lassù, sarà anche più semplice per lui prenderci tutti per mano, e illuminare la via verso un futuro più sereno. E Dio solo sa quanto ne avremmo bisogno. Un mondo più bello, che non arriva mai per caso, però, e per raggiungere il quale dovremo davvero mettercela tutta. Tutti.
Addio, Vescovo Michele, allora: niente potrà togliere il tuo sorriso a chi ha avuto la fortuna d’incrociarlo; continua a pensare a tutti noi, come hai sempre fatto, con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto in Paradiso.
Saverio Mazzone
A.U. Agenzia del Turismo Manfredonia