Come da registrazione verbale, giacente presso il Comune di Manfredonia, io non ho fatto riferimento nel mio intervento a persona alcuna, né mi sono permesso di esprimere giudizio di valore su chicchessia. Ho posto solo, nel Consiglio Comunale del 23 aprile scorso, l’esigenza di un risparmio per il nostro Ente, che versa in situazione di difficoltà economica, intervenendo sui costi non obbligatori dello staff. La cosa era così pacifica che né la S.V. né altri mi hanno dato risposta.
Ma visto che la S.V. mi vuol far passare ora per inadeguato al mio ruolo, come già avvenuto nel passato – quando fui costretto, per ristabilire la verità, a fare denuncia alla Corte dei Conti, con risultati che ora sono sotto gli occhi di tutti – anche questa volta dovrò segnalare tale situazione alle Autorità competenti, a tutela della mia attendibilità, facendo riferimento ai rilievi che qui sotto riporto sinteticamente:
- Ai sensi dell’art. 90 del Tuel, l’Ufficio di staff del sindaco è finalizzato all’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo politico, nonché ad illustrare l’attività dei vertici comunali. Non ha compiti di amministrazione attiva o gestionali, per questo il personale viene assunto in via fiduciaria e senza concorso. Inoltre, lo staff è considerato “ufficio eventuale e non necessario” (Corte Conti Campania 09/2015).
- Da quanto affermato, sia dalla S.V. che dalla dottoressa Valente, quest’ultima eserciterebbe “una serie di attività e di servizi imprescindibili per il buon funzionamento dell’Ente”, ovverosia compiti non previsti, né consentiti dalla legge;
- La Corte dei Conti del Lazio, con deliberazione n. 63 del 9 novembre 2017, ha considerato che il “supporto fiduciario di direzione politica… produca effetti espansivi della spesa”. In conclusione la Corte ritiene che “in ordine all’assunzione a termine di personale dello staff, occorre porre dei limiti non solamente per gli Enti strutturalmente deficitari, ma anche per i casi in cui si sia avviata una procedura di riequilibrio finanziario pluriennale” (come per il nostro Comune);
- La Corte dei Conti di Puglia, con delibera n. 57 del marzo 2017, nel convalidare la stesura del Piano di Rientro dal deficit, “Dispone che, per il corrente esercizio 2017, in assenza di ulteriori disposizioni, in via correttiva e contenitiva, il Comune di Manfredonia limiti le spese a quelle obbligatorie per legge e a quelle necessarie per evitare danni patrimoniali certi e gravi all’Ente”. Mentre, come dal punto uno di questa missiva, l’Ufficio di Staff viene considerato “ufficio eventuale e non necessario”.
- Quanto da me enunciato in Consiglio Comunale, in riferimento alle assunzioni del personale di staff, è anche riportato in narrativa nella Determina Dirigenziale del Comune, che così sottoscrive:
“Laddove non si dovessero realizzare concrete e definitive azioni di risanamento generale…, si procederà a rivalutare il presente provvedimento”. Purtroppo, pur essendosi verificato un aggravio della situazione economica, la suddetta rivalutazione è stata disattesa.
Per quanto espresso in narrativa, vista:
- l’inopportunità di continuare a sopportare gli attuali costi di un ufficio di staff, in una situazione di predissesto;
- la sequela di prescrizioni imposte dalla Corte dei Conti di Puglia;
- la non obbligatorietà e non urgenza di tale spesa;
mi vedrò costretto a presentare denuncia presso la Procura della Corte dei Conti, per verificare se vi siano elementi che configurino il danno erariale.
Manfredonia, 30 aprile 2018.
Prof. Italo Magno – Vice Presidente del Consiglio
Bravo… Questo significa essere persona seria e responsabile.
P. S. Chissà cosa dirà ora la Dott.ssa Valente….