Lunedì 4 Novembre 2024

Torna a suonare la sirena antiaerea della seconda guerra mondiale a Manfredonia (Foto&Video)

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Torna a suonare il 25 aprile 2018 la sirena antiaerea della Seconda guerra mondiale installata sulla chiesa di San Benedetto (angolo tra via Campanile e via Tribuna), riparata e restaurata, su espressa richiesta del sindaco Angelo Riccardi, dalla Ditta SAEM Impianti di Michele Pasqua.

Il 25 aprile è una data simbolica, perché quel giorno del 1945 coincise con l’inizio della ritirata, da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò, dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città. La Resistenza non fu di parte, bensì fu un moto popolare e unitario che voleva restituire dignità all’intero Paese. La Liberazione, quindi, permise all’Italia di dare il via ai lavori dell’Assemblea Costituente, culminati nel 1948 con l’entrata in vigore della nostra Costituzione, che pone alla sua base i valori di una società pluralista, con diritti individuali e collettivi per una cittadinanza attiva.

L’Italia subì il primo bombardamento dal cielo l’11 giugno del 1940, il giorno dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini, e l’ultimo i primi di maggio del 1945, addirittura a Liberazione avvenuta. Per l’individuazione tempestiva degli aerei in avvicinamento, oltre all’osservazione diretta, venivano usati gli aerofoni, apparecchi con degli ampi padiglioni che convogliavano il suono negli auricolari di un operatore, che riusciva a stabilire la direzione di arrivo degli aerei e dava l’allarme. Le informazioni raccolte dai vari punti di ascolto venivano convogliate a dei centri che diramavano l’allarme alle zone interessate.

In memoria delle vittime e delle perdite subite nel corso del Secondo conflitto mondiale, la vecchia sirena è tornata a suonare a Manfredonia, con una portata di circa sette chilometri, anche se con l’inquinamento acustico ambientale di oggi l’effetto sarà meno potente di settant’anni fa. Un modo per evocare in maniera forte quegli attimi di terrore e di paura, tenendo sempre bene a mente che tutte le guerre, in ogni parte del mondo, portano solo morte e distruzione”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia

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ManfredoniaNewsTV · News

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