Oggi a riaccendere i riflettori su una situazione contabile molto grave, da noi denunciata oltre 2 anni fa, è la società Gestione Tributi S.P.A., partecipata del Comune di Manfredonia, che gestisce le entrate tributarie e patrimoniali dell’Ente.
In data 13 Aprile 2018, Gestione Tributi ha inoltrato al Comune di Manfredonia una richiesta di trasmissione, FORMALE ed URGENTE (entro giorni DUE dalla data di ricezione della stessa) dei seguenti documenti:
- Tutta la documentazione (Titoli originali e specifiche delle entrate) – mai trasmessa alla scrivente Gestione Tributi S.p.a. (e per gran parte di propria esclusiva competenza) -relativa ad entrate da riscuotere pari a oltre € 17.700.000,00 (diciassettemilionisettecentomila/00), di cui alla Deliberazione di Giunta Comunale N.197 del 29/09/2015 (crediti di difficile esazione);
- Tutta la documentazione (Titoli e specifiche delle entrate) – mai trasmessa alla scrivente Gestione Tributi S.p.a. – relativa ai crediti da riscuotere ex Gema S.p.A. per circa €8.900.000,00 (ottomilioninovecentomila/00).
A tali somme, si aggiungono altri residui attivi cancellati da questo Ente, attestando la mancata riscossione di ingenti somme, per un totale di €26.600.000,00 (Ventiseimilioniseicentomila/00) – Titoli mai trasmessi a Gestione Tributi, che non ha potuto avviare un’attività di riscossione – la cui mancanza ha determinato l’adozione del Piano di Rientro, ad oggi fallimentare, causando un considerevole danno economico-finanziario per le casse del Comune di Manfredonia.
Perché questa Amministrazione non ha mai girato i Titoli a Gestione Tributi per l’avvio delle varie procedure di riscossione?
La risposta, qualora dovessero essere confermati i nostri sospetti, è tanto banale quanto scandalosa: Una parte di quei Titoli non esiste.
Noi del Movimento 5 Stelle ipotizziamo si tratti solo di somme (meri numeri, in realtà), inserite tra le varie voci di entrata dei bilanci pregressi, utili a dare copertura, solo sulla carta, alle varie voci di spesa pagate con le “Anticipazioni di Tesoreria” e non restituite al 31/12 di ogni anno che, accumulandosi nel corso dei vari esercizi finanziari, hanno portato all’attuale deficit di cassa.
Come detto più volte, fin dal 2015, abbiamo inoltrato richieste di “accesso agli atti” per verificare l’esistenza dei Titoli in discussione e, non ottenendo mai risposta, abbiamo denunciato tale grave situazione alla Procura della Repubblica di Foggia.
Ora, questa richiesta di Gestione Tributi non fa che rafforzare la nostra idea che questi Titoli non esistono.
La cosa che più sconcertante, però, è che – nonostante noi avessimo denunciato varie volte in Consiglio Comunale tale situazione – l’unico, tra tutti i Consiglieri, che si è preoccupato di andare a verificare se quanto da noi sostenuto fosse vero è stato l’avv. Angelo Salvemini il quale, nonostante a quel tempo appartenesse alla maggioranza, ha depositato anch’egli un esposto in Procura a fronte di una analoga richiesta di “accesso agli atti” disattesa.
A seguito di questi due esposti in Procura, sono finalmente scattate le indagini della Guardia di Finanza e siamo convinti che l’attuale “richiesta urgente di trasmissione dei Titoli” al Comune di Manfredonia formulata da Gestione Tributi (riferiti alle somme su indicate) sia un’ulteriore conferma di quanto da noi denunciato.
Ma la domanda “amministrativamente raccapricciante” è:
A seguito del riaccertamento straordinario dei residui attivi avvenuto nel 2015, il Comune di Manfredonia come ha potuto dichiarare “Crediti di difficile esazione” le somme ammontanti a € 17.700.000,00 (diciassettemilionisettecentomila/00) se non ha mai girato quei titoli di credito a Gestione Tributi, che aveva competenza per l’avvio delle procedure di riscossione?
Come riportato a pagina 26 della delibera della Corte dei Conti n.57/PRSP/2017, tale situazione ha indotto la stessa a ritenere che “non si può del tutto escludere che, almeno in parte, i residui attivi indicati sono stati cancellati in quanto derivanti da accertamenti (operati dall’Ente) non conformi a quanto previsto dalla legge (alterando quindi i dati di Bilancio dell’esercizio in cui è avvenuto l’accertamento).”
E’ opportuno far presente, in particolar modo ai Consiglieri di Maggioranza che il 23 Aprile si accingeranno ad approvare il Bilancio di Previsione 2018, che una parte consistente di tali somme (circa €17.700.000,00 riferite ai crediti di dubbia e difficile esazione) sono ancora in Bilancio, poiché le stesse verranno ripianate in 30 anni con l’accantonamento in un fondo per €590.000,00 all’anno – come determinato e approvato nel riaccertamento straordinario dei residui con Deliberazione di Giunta Comunale N.197 del 29/09/2015 e successivamente con Delibera di Consiglio Comunale N.30 del 2/10/2015.
Qualora a conclusione delle indagini fosse confermato quello che noi sosteniamo – ed è molto probabile che ciò accada, considerate le varie situazioni su citate – i Consiglieri che lo voteranno potrebbero essere responsabili dell’approvazione di un Bilancio alterato da somme non conformi a quanto previsto dalla legge, perché inesistenti non essendo riconducibili a dei titoli.
Per quanto tempo ancora la cecità amministrativa di queste persone dovrà causare danni alla nostra città?
Noi confidiamo sempre in un rigurgito di buonsenso.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA