come saprete, il Presidente del Consiglio Comunale della nostra città, prof. Antonio Prencipe, ha convocato d’urgenza l’Assemblea Consiliare – alle ore 23 (sic!) del 30 marzo 2018, in prima convocazione, ed alle ore 9,30 del 31 marzo 2018, in seconda convocazione.
A parte la bizzarra ora della prima convocazione (sembra più un invito da “Thank God It’s Friday”), quello che appare inaudito e inconcepibile è la “procedura d’urgenza” adottata.
Tale procedura – assolutamente fuori luogo, lo ribadiamo – a nostro avviso, nasconde la totale inefficienza e malafede di questa sciagurata Amministrazione. E vi spieghiamo perché.
Innanzitutto, qual è l’elemento che giustifica l’urgenza di questa convocazione, considerando che quelli in discussione sono provvedimenti annuali, la cui scadenza perentoria è nota da tempo?
Cominciamo col dire che il “Piano Economico Finanziario per la Gestione dei Rifiuti Urbani per l’anno 2018”, che determina la TARI (Tassa Rifiuti) – così come l’approvazione degli altri Tributi locali (IMU e TASI) – è un atto propedeutico all’approvazione del Bilancio di Previsione e va approvato entro il 31 marzo 2018.
Ora, la legge dice che se i tributi locali (tra cui la Tari) non vengono approvati entro la scadenza prevista (31 marzo 2018, appunto) rimangono in vigore quelli dell’anno precedente.
E qui casca l’asino!!! Perché, mentre per IMU e TASI la tariffa applicata è da anni al massimo, per la TARI – che è legata al costo del “Servizio di Igiene Urbana, Raccolta e Smaltimento Rifiuti del Comune di Manfredonia” – è previsto un aumento per il 2018 (e temiamo che ce ne possano essere altri).
Pertanto, se non c’è l’approvazione entro il 31 marzo tale aumento non può essere applicato. Capito il giochetto???
E’ chiaro adesso perché questo Consiglio Comunale è stato convocato d’urgenza???
Se fossero stati davvero efficienti e capaci, i nostri amministratori, le cui dimissioni sarebbero sempre gradite, avrebbero dovuto operare in tempi normali, sottoponendo il PEF dapprima alle Commissioni “Ambiente” e “Bilancio”, che avrebbero dovuto esaminarlo e rilasciare pareri in merito, e poi inoltrarlo ai Consiglieri, per dar loro il tempo di esaminarlo ed, eventualmente, proporre degli emendamenti – trattandosi, sappiatelo, di una Documentazione Economica di oltre 200 pagine.
Questo è un oltraggio alla trasparenza ed all’intelligenza.
E pensare che – dal sindaco al capogruppo del PD, passando per la Giunta – accusano noi del Movimento 5 Stelle di non offrire collaborazione e contributi.
Da mesi abbiamo chiesto all’ex Assessore al Bilancio, Rinaldi, un incontro per suggerimenti sull’applicazione dei tributi. Invito che, dopo addirittura tre rinvii, è caduto nel vuoto a seguito delle dimissioni dell’Assessore.
Nella Conferenza dei Capigruppo, svoltasi a febbraio, è stato chiesto, INVANO, al Presidente Prencipe di sollecitare l’Amministrazione a produrre ed inviarci i documenti degli atti propedeutici all’approvazione del Bilancio di Previsione (tra cui quello della TARI) in tempo utile per poter dare un contributo e non farcelo pervenire contestualmente al Bilancio di Previsione.
Quindi tra tutti gli atti propedeutici alla determinazione del Bilancio Provvisorio e dello stesso Bilancio di Previsione – che sarebbero dovuti essere approvati entro il 31 marzo – gli unici ad essere sottoposti urgentemente al Consiglio Comunale sono solo il PEF e l’approvazione delle tariffe TARI.
Durante lo svolgimento di una seduta della Commissione “Urbanistica e Ambiente”, in cui era presente anche l’Amministratore Unico dell’ASE, Franco La Torre, il nostro consigliere Massimiliano Ritucci, dopo averne richiesto una bozza, più volte ed invano, domandò all’AU dell’ASE a che punto fosse il PEF. La risposta fu che era stato inoltrato all’Amministrazione in gennaio, ma non vi era alcun riscontro.
Si potrebbe pensare che il PEF sia stato tenuto nascosto temendo una ripercussione negativa durante le elezioni politiche del 4 marzo (speranza vana, visti i risultati), ma soprattutto un’eventuale reazione dei cittadini di fronte all’aumento della TARI.
Temiamo, inoltre, che abbiano voluto precluderci la possibilità di esaminarlo per tempo, col rischio che avremmo potuto evidenziare possibili irregolarità durante la discussione in Consiglio.
Bene, cittadini di Manfredonia – anzi…MALE – questa è la superficialità con cui questi signori, questi “bravi amministratori”, gestiscono questioni così importanti che, ricordatelo, ricadono economicamente su di noi.
Perciò, vi invitiamo ad informarvi, prendendo coscienza delle continue azioni scorrette dei nostri Amministratori e di partecipare in massa al Consiglio Comunale.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA
Questi assessori, e consiglieri, che sostengo questa giunta,sono complice del disastro finanziario del comune di Manfredonia.Pertanto dovrebbero andare in galera tutti.E lo dice uno del PD,e che non voterà più il PD,finchè ci saranno i vari Riccardi Campo ognissanti d’ambrosio ed altri che hanno contribuito al disastro di Manfredonia.dimetteteviiiii massa di incapaci e attaccato alla poltrona.