“L’evento #IlmarediPuglia è il primo passo di un cambio di rotta individuato dalla Regione Puglia che ci porterà entro un anno alla realizzazione del Piano Strategico del Mare e all’organizzazione della prima Fiera Campionaria del Mare”.
Così l’assessore allo Sviluppo economico Michele Mazzarano partecipando questa mattina alla prima delle quattro giornate dell’evento “#IlmarediPuglia, Blue Economy – Strategie di Sviluppo”, il confronto internazionale sulla Blue Economy, in programma dal 21 al 24 marzo a Bari, nel padiglione istituzionale della Regione Puglia alla Fiera del Levante.
“Con la Delibera “Blue Economy e Strategia per la Specializzazione Intelligente approvata dalla Giunta a fine febbraio – ha continuato l’assessore – la Regione Puglia ha individuato la Blue economy o Crescita blu come settore strategico regionale. Questo vuol dire dotarsi finalmente di una strategia comune per sviluppare tutte le attività legate alla economia del mare, che comprendono la maggior parte dei settori produttivi della Puglia. Insieme alle attività più tradizionali e a quelle storiche collegate direttamente al mare come la pesca e l’acquacoltura, il trasporto marittimo e cantieristica, l’economia del mare ricomprende nuove catene del valore come le energie degli oceani, le biotecnologie blu, il turismo costiero e marittimo”.
“Ci stiamo concentrando su questo obiettivo – ha puntualizzato l’assessore – sicuri di trovare nella Puglia un territorio ricettivo e un mercato espansivo. La Puglia ha 865 chilometri di costa ed ha il record italiano delle esportazioni dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura con una crescita nell’intero anno 2017 del 33% contro un aumento a livello nazionale che si attesta sullo 0,9%.
Sono le elaborazioni dell’Agenzia Ice sui dati Istat di pochi giorni fa. Non solo il dato della Puglia, che in termini assoluti vale oltre 15 milioni di euro, è superiore a quello di ogni ripartizione regionale italiana, ma segna il record degli ultimi 10 anni, dal 2008 al 2017. Se poi guardiamo al fatturato export nel settore delle navi e imbarcazioni, a fronte di una riduzione nazionale dello 0,2%, abbiamo una crescita pugliese del 7,7%. Si tratta di indicatori che non consideriamo un punto di arrivo ma un punto di partenza, l’indice di un potenziale da moltiplicare coniugandolo con la sostenibilità dello sviluppo. È questo il senso del nostro impegno”.