La festa dell’Arte, della Cultura e della Bellezza. Sabato 24 e domenica 25 marzo tornano le GIORNATE FAI DI PRIMAVERA, il fine settimana più appassionante dell’anno dedicato alla bellezza del nostro Paese. Nel segno di una tradizione che segna quest’anno il ventiseiesimo traguardo, sarà possibile, insieme al FAI– Fondo Ambiente Italiano, scoprire o ri-scoprire 1.000 luoghi straordinari, solitamente chiusi al pubblico, con la guida dei volontari con visite a contributo facoltativo. Anche a Manfredonia gli “Apprendisti Ciceroni” saranno, come spesso già negli anni precedenti, gli studenti delle terze classi del Liceo Classico “Aldo Moro” e del Liceo scientifico “Galilei”. L’apertura sarà a cura della Delegazione FAI di Foggia e interesserà i seguenti luoghi: la Chiesa di San Benedetto, ubicata nel cuore del centro storico, sicuramente una delle più belle chiese di Manfredonia, ricavata laddove una volta sorgeva l’antico Palazzo di giustizia, di epoca angioina e rimasto in piedi fino alla metà del ‘700 con tutte le sue imponenti strutture; la chiesa di Santa Chiara, con pregevoli statue di pietra, una maestosa volta a botte con archi, un pregevole coro ligneo, un imponente altare maggiore, in legno intagliato e dorato e un grande pulpito di legno intarsiato che risale, col suo organo, alla costruzione della chiesa (1592); la chiesa di san Francesco, edificata nel 1348, incendiata e saccheggiata dai Turchi nel 1620, restaurata in più fasi, che conserva un bellissimo crocifisso ligneo del Seicento, una stupenda “Natività” del ‘600, tele e statue lignee del ‘700. Il viaggio si conclude nel nuovo Museo Diocesano, uno scrigno di arte e religione, allestito negli antichi ambienti terranei dell’Episcopio di Manfredonia, che custodisce i più significativi “signa” di una delle Diocesi più antiche d’Italia. Le visite guidate saranno possibili sabato 24 (ore 10:00-12:30 /17:00-19:30; dalle 18 alle 19 visite interrotte per le attività liturgiche) e domenica 25 (ore 10:00-12:30 / 17:00-19:00).
Straordinario l’impegno degli Apprendisti Ciceroni formati dal FAI, che ogni anno propone esperienze di cittadinanza attiva con occasioni di apprendimento e momenti di ricerca e di esplorazione dentro e fuori la scuola, perseguendo così la finalità di integrare le conoscenze teoriche con quelle pratiche, così come prevedono le disposizioni legislative, grazie a convenzioni di alternanza scuola-lavoro stipulate tra l’Istituzione scolastica e la realtà del territorio, nelle quali il FAI è presente come soggetto partner per declinare il progetto Apprendisti Ciceroni.
La finalità del progetto è promuovere e valorizzare presso gli studenti del Galilei e del Moro i beni culturali di Manfredonia, offrendo un’opportunità dinamica e coinvolgente di verifica concreta sul campo delle abilità acquisite, che saranno spese negli eventi suddetti con il patrocinio del Comune e della Regione Puglia. Importante la collaborazione con l’Ufficio per i Beni Culturali – Edilizia di culto, rappresentato da don Alessandro Rocchetti, con la Pro Loco e con l’arch. Antonello D’Ardes. Il percorso di alternanza scuola-lavoro ha previsto la specifica formazione storico-artistica nonché quella sui principi giuridici che disciplinano la materia del lavoro, con particolare attenzione alla normativa sulla sicurezza nei luoghi del lavoro.
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Per informazioni sulle aperture chiamare lo 02.467615366.
Iscriversi al FAI offre tanti vantaggi riservati: ingressi dedicati e corsie preferenziali in tutti i luoghi aperti. Ogni anno, dal 1993, il terzo weekend di marzo, una grande festa è dedicata alla bellezza del nostro Paese. Una festa a cui sono tutti invitati. Una festa a cui, in 25 anni, hanno partecipato oltre 10 milioni di persone che, grazie all’impegno di appassionati volontari, hanno potuto visitare luoghi speciali. 40.000 gli Apprendisti Ciceroni in occasione dell’evento, ossia ben 40.000 studenti delle scuole medie e superiori guideranno i visitatori alla scoperta dei 1.000 luoghi aperti della XXVI edizione. Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano. In 25 anni le Giornate FAI sono diventate, dunque, un appuntamento ambito, un evento nazionale di grande attrattiva, ma non per questo hanno perduto lo spirito originario: quello di accompagnare gli italiani a scoprire o riscoprire la bellezza che li circonda, che spesso passa inosservata o, peggio, viene dimenticata e deturpata. “Si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”, come ricorda la fondatrice del FAI, Giulia Maria Crespi. Per questo le Giornate FAI, di Primavera e d’Autunno, hanno un unico destino: quello di diventare sempre più grandi, più vive e vissute, per avvicinare sempre più persone alla bellezza dell’arte, della cultura e della storia.
Rossella Angelillis