Domenica 22 Dicembre 2024

Primo consiglio comunale dopo le elezioni: tutto a posto!

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Di nuovo in sala consiliare alla prima data utile dopo le elezioni. L’oggetto: Interrogazioni e interpellanze, qualcosa di molto simile all’inglese “question time”, l’episodio in cui il Consiglio si raduna al fine di garantire la responsiveness politico-amministrativa attraverso domande dai consiglieri al Sindaco – od un suo delegato – con conseguenziale replica. “Alla prima botta” (doverosa citazione e perdonateci l’abuso di diritto di satira) potrebbe sembrare tempo perso, ma in realtà a qualcosa serve: fare il punto della situazione. Tra le interrogazioni più interessanti, spiccano quella di Magno che interroga circa il progetto di Trevi S.p.A., presto trend topic per gli amanti delle vicissitudini “multinazionali vs. comunità”. Nella fattispecie, il consigliere di Manfredonia Nuova, impugnando un documento datato 2012 – a suo dire attestante il parere favorevole del Comune di Manfredonia – chiede quale sia la posizione attuale dell’amministrazione e come ci si sta muovendo per scongiurare il pericolo eolico offshore. Seppur la risposta dell’assessora Starace sia pertinente e convincente nei contenuti (assicura che l’amministrazione Riccardi bis sia già a lavoro per scongiurare il rischio), bisognerà attendere il prossimo appuntamento consiliare per comprendere bene cosa accadde in quegli anni e se quindi c’è da fidarsi. Le premesse, però, ci sono tutte. Il M5S, nella persona di Fiore, punta i riflettori su un problema che attanaglia i residenti del c.d. “Villaggio Azzurro” in località Ippocampo. In sintesi: una duna naturale proteggeva la zona residenziale dalle inondazioni marine e dalle frane, la duna crolla e i residenti convivono da 8 anni con l’acqua al punto che alcune abitazioni sono state dichiarate inagibili. La regione intervenne finanziando un progetto che avrebbe ovviato al problema, ma tale progetto (ad oggi non completato) fu dichiarato non funzionale dal direttore del progetto stesso poiché nemmeno il materiale utilizzato poteva essere definito impermeabile nel lungo periodo. Le carte sono sul tavolo dell’assessorato competente e la questione meriterà un occhio di riguardo data la piega tragicomica. Il resto sono colpi inferti da Taronna (FI), Salvemini e Palumbo (entrambi passati al gruppo misto) con tanto di cappello al neo-dissidente Ognissanti (PD). L’impressione è che la maggioranza incassi colpi e se li auto-inferisca con una certa tendenza masochista che lascia perplessi. Il Presidente del Consiglio Comunale Prencipe sembra quasi un cinquestelle quando fa le sue precisioni sul rispetto dei regolamenti comunali esortando al rispetto dei consiglieri e alla sua figura. Sono lontani i tempi in cui i ruoli erano ben definiti.

Antonio Raffaele La Forgia

 

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