L’Arcidiocesi Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, “Terra di Papi”, ancora una volta sarà baciata dalla straordinaria visita di un pontefice, dopo quella del 24 maggio 1987, quando Papa Giovanni Paolo II ebbe l’amabilità di portarsi nel luogo dove è vissuto e ha operato il grande Santo dalle stimmate, Padre Pio da Pietrelcina. Oggi viene da noi colui che, con la sua missione, il modo di essere e di porgersi all’umanità, ha incarnato il Poverello d’Assisi, S. Francesco, e lo stesso S. Pio, Papa Francesco. Intanto, nell’attesa della sua venuta, il popolo devoto, stringendosi intorno all’amato arcivescovo, Mons. Michele Castoro, unitamente alla Comunità francescana di San Giovanni Rotondo, giubilante si è preparato ad accoglierlo con una serie di iniziative. Anche Manfredonia ha contribuito fattivamente a rendere speciale questi momenti. L’11 marzo scorso, infatti, per gentile concessione dei Frati Cappuccini, la nostra città ha ospitato una delle reliquie più importanti di S. Pio, il saio che indossava cento anni fa, il giorno in cui ricevette le stimmate (20 settembre 1918), anno in cui ebbe fine il primo conflitto mondiale. Il Sacro Saio, contenuto in una speciale teca, sistemata su di un’auto, seguita da numerosi fedeli visibilmente emozionati, dopo aver percorso alcune vie della città, ha stazionato in Piazza del Popolo dove ad attenderlo vi era una moltitudine di giovani e fedeli per testimoniare che le stimmate ricevute da S. Pio sono state un dono e non sofferenza, così come lo furono per Gesù. Il giorno successivo, la Sacra reliquia è stata trasferita nella Cattedrale “S. Lorenzo Maiorano” per l’ostensione, dove tanti fedeli, convenuti per l’occasione, hanno potuto venerarla. La solenne celebrazione dell’Eucarestia è stata presieduta da Padre Maurizio Placentino, Provinciale dei Frati Cappuccini con la partecipazione di numerosi presbiteri. È seguita una breve catechesi tenuta da P. Luciano Lotti che, con dovizia di particolari, ha illustrato il significato delle stimmate e del saio indossato da S. Pio. Al termine, don Fernando Piccoli, parroco della Cattedrale, a nome della comunità ecclesiale ha rivolto parole di ringraziamento alla Fraternità dei Cappuccini per lo straordinario dono. Ci piace concludere con una riflessione del nostro caro e amato Pastore, Mons. Michele Castoro che invita tutti noi a meditare su quanto forte sia stata la fede di colui che ha saputo coniugare sofferenza e amore. “Padre Pio è stato l’uomo dell’essenziale, del Vangelo vissuto: i giovani ricercano questo tipo di testimoni, che non solo parlano di Cristo, ma Cristo lo fanno vedere nei loro gesti eloquenti. Appunto come ha fatto Padre Pio e come sta facendo Papa Francesco”.
Matteo di Sabato