“Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato da alcune Regioni, tra cui la Puglia, contro il decreto Via relativo a dei permessi rilasciati ad una compagnia inglese per la ricerca di gas e petrolio nel mare Adriatico. Una decisione che apprendiamo con rammarico, perché non c’è nulla possa giustificare la devastazione dei nostri mari”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Quando sosteniamo che il nostro petrolio sia il mare – aggiunge – non pronunciamo uno slogan, ma una verità incontrovertibile: il settore turistico, legato alle nostre straordinarie bellezze paesaggistiche, dà lavoro a circa 3 milioni di italiani e la pesca occupa circa 350 mila cittadini. Senza considerare che con le estrazioni di idrocarburi nei nostri mari si coprirebbe circa l’1% del fabbisogno del Paese. Ergo, si rischia di deturpare un preziosissimo tesoro naturalistico, che abbiamo il dovere di preservare per le future generazioni, per una percentuale a dir poco risibile”.
“Noi non ci stiamo – conclude Gatta – e ci auguriamo che il prossimo governo mostri maggiore attenzione e sensibilità verso l’ambiente e la tutela delle nostre risorse naturali, che non possono essere svendute agli interessi miliardari delle multinazionali degli idrocarburi”.