“A Borgo Mezzanone, nella borgata e nelle campagne, si vive ormai in una condizione di strutturale insicurezza su cui è oltremodo urgente intervenire per ripristinare la legalità, la vivibilità e la pace sociale”. Lo afferma l’on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera e candidato del centrosinistra nel collegio Manfredonia-Cerignola, commentando la lettera aperta di una famiglia di agricoltori che vive nei pressi della ‘Pista’ dell’ex campo di aviazione di Mezzanone e “subisce le angherie di immigrati che violano apertamente la legge e si nascondono tra le baracche del ghetto che più volte ho schiesto di smantellare, anche per rispetto alla digntità di chi ci vive”.
“In questi anni ho presentato interrogazioni e ho lanciato appelli ai ministri dell’Interno che si sono succeduti – continua Bordo – ottenendo anche un’intensificazione delle attività di controllo del territorio, ma non con la continuità e l’organicità di cui ci sarebbe bisogno.
A Borgo Mezzanone serve assolutamente istituire un posto fisso della Polizia di Stato. Servono impianti di videosorveglianza diffusi sul territorio. Servono personale e risorse finanziarie per velocizzare le pratiche relative alle centinaia di richieste di asilo politico.
E serve sgomberare il campo abusivo: terra di nessuno governata da caporali e trafficanti, dove la violenza e la sopraffazione sono prassi quotidiane.
Esprimo solidarietà alla famiglia di agricoltori che ha avuto il coraggio di denunciare pubblicamente tutti i torti e le violenze subite, ed esprimo solidarietà a tutta la comunità di Borgo Mezzanone che subisce da oltre 20 anni gli effetti dell’inefficienza amministrativa e burocratica.
Sarà mio impegno, nella prossima legislatura, rafforzare l’azione istituzionale per far comprendere a chi governa – conclude Michele Bordo – che l’integrazione dei migranti ha come premessa l’assoluto rispetto della legalità e delle regole del vivere in comunità”.