Come un pasto mal digerito, la storia del treno – tram ogni tanto si ripresenta. Passando dalla stazione “Manfredonia Ovest”, il primo dei tre lotti del progetto edificato per migliorare la viabilità di Siponto trasferendo il passaggio a livello in una zona meno trafficata nelle stagioni calde, tutti ci chiediamo quando diventerà operativa. Se lo chiede anche il WWF di Foggia che ha dichiarato che “il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dichiara la propria disponibilità ad assegnare, nell’ambito del “Patto per la Puglia”, 50 milioni di euro per realizzare il così detto treno-tram Foggia Manfredonia– tuttavia, continua la nota – non si hanno notizie dei necessari incontri, finalizzati a ricevere tali risorse e passare quindi alla fase esecutiva, fra lo stesso Ministero, la Regione Puglia, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e gli Enti locali”. Il progetto del treno – tram è realmente molto ambizioso, oltre che ecologico, e metterebbe la nostra città al passo con le odierne istanze di mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale in fatto di trasporti. Ma da un anno e mezzo il progetto rimane solo sulla carta senza fare passi avanti, mentre migliaia di pendolari e turisti continuano ogni giorno a spostarsi in autobus continuando a inquinare. Per queste ragioni il WWF di Foggia sollecita la Regione Puglia, la Rete Ferroviaria Italiana, i Comuni di Foggia e Manfredonia e il Parco del Gargano, a compiere i passi necessari per accogliere questi finanziamenti e rendere finalmente operativo un collegamento fondamentale come quello Manfredonia Foggia che non è solo necessario per il trasporto dei passeggeri e dei turisti in estate, ma anche per le merci e potrebbe ridar vita al collegamento con il porto industriale. E poi, e non si tratta di una cosa da poco, svanirebbe lo spauracchio di un’ennesima opera incompiuta.
Paolo Licata
