Domenica 22 Dicembre 2024

Dammi mille dati, A scuola di Open Coesione

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Nel corso della Settimana dell’Amministrazione Aperta, il team Katabasis, classe III del Liceo Classico “G. T. Giordani” di Monte Sant’Angelo, guidato dalle docenti Raffaella Salcuni e Filomena Di Padova,  ha organizzato l’evento “Dammi mille dati” per condividere il lavoro svolto e i dati raccolti, ma anche per coinvolgere la comunità e l’amministrazione comunale. All’evento, svoltosi il 10 febbraio scorso presso l’auditorium “Beato Bronislao Markiewicz”, e presieduto dal Dirigente dell’Istituto “Giordani”, prof. Francesco Di Palma, sono stati invitati  il Sindaco, dr. Pierpaolo D’Arienzo, il Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Vergura, e il prof. Silvano Vergura, del Politecnico di Bari, esperto di Open Data e autore del libro “Da smart city a smart comunity”, che ha collaborato con il team nella terza fase del progetto “Dammi mille dati”.

Per il quarto anno la classe terza del Liceo Classico dell’ istituto “Giordani” di Monte Sant’Angelo prende parte al progetto A Scuola di Opencoesione (ASOC), un percorso didattico interdisciplinare  di monitoraggio civico sui fondi europei  a partire dai dati e dalle informazioni sugli interventi finanziati dalle politiche di coesione nel proprio territorio (disponibili sul portale www.opencoesione.gov.it), comunicandone i risultati e coinvolgendo attivamente la cittadinanza.

A partire dall’anno scolastico 2014/2015 il team “Best of us” si è interessato alla casa di riposo per anziani San Michele; nell’anno 2015/2016, il team “Underground” si è occupato del completamento dei lavori di restauro dell’abazia di Santa Maria di Pulsano; nell’anno 2016/2017 il team Borderline, si è interessato degli interventi di ripristino dei sentieri nelle località Ripasanta, Iazzo ognissanti e Valle Portella, e con questo progetto è arrivato alla vittoria  e si è meritato il viaggio premio a Bruxelles.

Quest’anno la  classe, il Team katabasis, ha scelto di occuparsi del restauro della ex Chiesa di Santo Stefano e del recupero della cripta di San Francesco. Katabasis, dal greco “discesa” si riferisce alla esplorazione nelle cripte dell’ex-chiesa di santo Stefano. Nella cultura greca la katabasis era spesso una discesa agli inferi, per conoscere il destino e affrontare il presente e le incognite del futuro. E infatti i ragazzi sono già scesi una volta e continueranno a scendere con grande curiosità in queste cripte avvolte da un’aura di mistero, a caccia di particolari, approfondendo l’indagine sui soggetti coinvolti dal finanziamento e sul modo in cui esso si è utilizzato. Si spingeranno a fondo nella ricerca per il gusto di conoscere e di trascinare anche altri nella loro “discesa”! Lo scopo finale è quello di sensibilizzare la città, perché questa testimonianza del passato torni ad essere parte del nostro presente.

Mariantonietta Di Sabato

 

 

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Capitanata · News

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