Domenica 24 Novembre 2024

La tradizione di Ze Pèppe di nuovo per le strade di Manfredonia (Foto)

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Tra le tante iniziative partite da privati e sostenute dall’Agenzia del Turismo di Manfredonia per Carnevale, ci piace segnalare quella di Matteo Borgia, Matteo Nuzziello e Vito Prencipe. L’amministratore unico Saverio Mazzone ha accolto con entusiasmo la loro proposta, concedendo i locali dei laboratori presso l’ex Nautico e aiutandoli nelle questioni logistiche e nel reperimento dei materiali. Con questo sostegno, i tre si sono messi al lavoro per realizzare i famosi fantocci di Ze Pèppe. Per chi ha qualche anno in più, la figura del cafone che viene dalla campagna il giorno prima di Carnevale è ben nota; ma per i più giovani, soprattutto i bambini, è quasi sconosciuta. Infatti da un po’ di anni i numerosi Ze Pèppe di paglia che comparivano su tanti balconi di Manfredonia quando molti di noi erano bambini sono andati via via scomparendo. Lo stesso vale per il suo arrivo il giorno prima di Carnevale. Una volta era accolto da bambini festanti, poi quella sfilata di bambini vestiti con abiti recuperati qua e là si è trasformata nella splendida Parata delle Meraviglie, che in effetti i primi anni si svolgeva il sabato prima di carnevale, ed è stata successivamente spostata alla settimana prima di Carnevale. Ma nell’iconografia carnevalesca “u terrazzéne Ze Pèppe” è rimasto il simbolo del Carnevale di Manfredonia. La sua storia è molto semplice: rappresenta un campagnolo rozzo e allegro che viene in paese dalla campagna in occasione del carnevale per divertirsi, ma esagera con i balle pe chése, prende a pendûre (la broncopolmonite) e muore l’ultimo giorno di carnevale, pianto da tutta la cittadinanza. A Manfredonia la figura di Ze Pèppe è rappresentata da un fantoccio a grandezza d’uomo seduto su una sedia e attaccato sui balconi, ma la stessa figura l’abbiamo trovata anche in altre città carnevalesche, dove viene rappresentato in modi diversi. Alcuni hanno storie un po’ diverse, ma tutti muoiono bruciati il martedì grasso. Far riapparire questi simpatici fantocci sui balconi della città è un modo per ricordare una tradizione che si stava perdendo. Grazie ai tanti fantocci dislocati in città, tanti bambini, incuriositi chiederanno alle loro mamme e ai loro papà “Chi è quel pupazzo?”.

Mariantonietta di Sabato

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Carnevale · News

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