Domenica 22 Dicembre 2024

San Giovanni Rotondo: un altro autentico arsenale è stato trovato nella disponibilità di un noto pregiudicato del posto

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Nel pomeriggio di sabato scorso, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Rotondo, effettuato anche con l’ausilio di personale dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e del Nucleo Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Taranto, hanno tratto in arresto COCO Michele, cinquantaduenne, residente a San Marco in Lamis, celibe, nullafacente, già noto alle Forze dell’Ordine, resosi responsabile di detenzione e costruzione di artifizi esplosivi senza autorizzazione, confezionamento e detenzione di congegni micidiali, nonché di detenzione di armi giocattolo modificate. Lo stesso è stato trovato in possesso di numerosissime armi bianche di fattura artigianale di genere proibito, ed è ritenuto autore di alcuni episodi di danneggiamento avvenuti nello stesso comune.

Coco Michele, già tratto in arresto il 20 febbraio dello scorso anno per  fabbricazione e detenzione di materiale esplodente e danneggiamento seguito da incendio, quando, per futili motivi, aveva dato fuoco a due autovetture nella centralissima piazza Municipio, e di nuovo denunciato in stato di libertà il successivo 22 dicembre per essere stato trovato in possesso di 11 artifizi esplosivi di categoria 4 illegalmente detenuti, è ora sospettato anche di essere l’autore di un altro danneggiamento plurimo, avvenuto la notte del 2 febbraio scorso nello stesso comune in via della Vittoria. Lo stesso, infatti, in piena notte avrebbe forato gli pneumatici di quattro autovetture parcheggiate.

I militari operanti, a seguito del danneggiamento appena citato e di altri episodi avvenuti negli ultimi giorni sempre a San Marco in Lamis, hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione del Coco, rinvenendo tre bottiglie incendiarie, tipo “Molotov”, di cui una già pronta all’uso, due fedeli riproduzioni di armi, rispettivamente di una pistola e di un fucile, modificate ed entrambe private del previsto tappo rosso, due tubi lanciarazzi di tipo nautico, quattro artifizi esplosivi categoria 4, oltre a materiale vario per la fabbricazione di ordigni, come ad esempio un numero considerevole di biglie e altri oggetti metallici di varia grandezza utilizzabili come “proietti” una volta sistemati all’interno delle micidiali bombe artigianali, del resto già rinvenuti in passato in precedenti operazioni condotte nei suoi confronti. E’ stato rinvenuto anche materiale pirico vario che, seppur di libera vendita, era probabilmente utilizzato dallo stesso per la costruzione di ordigni esplosivi, in quanto da esso è possibile ricavare, previo svuotamento, polvere da sparo, come dimostrato dal fatto di aver trovato alcuni artifizi pirotecnici privati della polvere da sparo e di una certa quantità appunto di detta sostanza.

I Carabinieri hanno poi proceduto anche alla perquisizione dell’autovettura del Coco, rinvenendo, oltre ad altro materiale pirico, circa cinquanta armi bianche di genere proibito, costruite o modificate dallo stesso, in modo da risultare più letali, come ad esempio una spranga di ferro alla quale erano state poste all’estremità le lame affilatissime di un frullatore, nonché numerosissimi altri oggetti atti ad offendere di varie forme e dimensioni, realizzati anche questi dal Coco.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

L’arrestato, al termine delle attività di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, e, a seguito dell’udienza di convalida,  è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Capitanata · Cronaca · News

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